AL CUORE DELL’ ANNO DELLA FEDE
Nel nostro
cammino di vita stiamo cercando di riscoprire la via tracciata dall’ottica
della fede e dalla fede cristiana.
Diaciamo
che, guardando l’immagine qui a fianco, la nostra nave sta per ‘spiccare il
volo’, Siamo quindi arrivati a qualcosa di decisivo, siamo al cuore del cammino
della fede cristiana: la Pasqua
FEDE E’ FARE PASQUA
Nel triduo
di questi giorni, in cui mediteremo la passione, morte e risurrezione di Grsù,
sta il cuore della fede cristiana, il punto da cui si capisce tutto il resto.
All’ inizio di questo triduo sta la celebrazione del ‘giovedì santo’ in cui c’è
il ‘cuore del cuore’, cioè il segno che riassume e spiega tutto. E’ la prima
celebrazione dell’ Eucaristia fatta da Gesù stesso di cui abbiamo ascoltato il
racconto nella seconda lettura e di cui il vangelo di Giovanni vuole dare
spiegazione con il gesto della lavanda dei piedi. Cercheremo di capire cosa
significa questa celebrazione e il segno esplicativo della lavanda, ma ora
diciamoci che nel cammino di vita del cristiano, vivere di fede è ‘stare
davanti’ alla Pasqua e al segno dell’ Eucaristia spiegato dal gesto della
lavanda dei piedi. ‘Stare davanti’ significa ‘fare pasqua’ e si comporta un
‘rivestirci’ della Pasqua, un vivere al medesimo modo quella ‘pasqua’.
FEDE E’ AMARE SINO ALLA FINE
Il gesto
della lavanda è stato interpretato come segno di ‘accoglienza e ospitalità’
oppure come segno dello spirito del servizio, ma in ogni caso indica ciò che
Gesù dice: ‘amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati’.
·
Rivela quindi la vita di Gesù come un ‘dono
libero di sé stesso’. E’ l’amare con la totalità di sé stessi… fino al dono
supremo della vita , con la morte. Padre Daniele cantava (profeticamente!): ‘
la morte in piedi ci dovrà trovar’
·
Rivela la vita di Gesù come un gesto d’amore che
è proiettato verso l’altro. Non saremo mai felici se saremo chiusi in noi
stessi! Un gesto fatto di umiltà , come quel gesto di Cristo che si è chinato
fino ai piedi, o il gesto di papa Francesco che ha chinato il capo chiedendo al
popolo la benedizione o che si è chianto a baciare il disabile handicappato
grave.
·
Rivela il un atto di servizio per la ‘totalità
del bene’ altrui. Dice Gesù a Pietro: se non ti lavo non avrai parte con me’ e
Pietro, dopo aver resistito dice: ‘lavami tutto Signore’. Il fine ultimo è quello
di aver parte con Cristo e alla vita in Cristo. L’ uomo ha moti bisogni fisici,
psichici, sociali, ma in ultimo c’è il diventare e vivere da figli di Dio nella
santità.
FEDE E’ ‘USCIRE’ FINO AI CONFINI DEL DOLORE UMANO (cfr papa
Francesco)
“Cristo non
ha casa, la casa di Cristo e della chiesa è la gente
Chiesa esci
da te stessa, per andare fino ai confini del mondo e soprattutto fino ai
confini dell’esistenza e del dolore umano: verso quelli che sono più lontani,
più dimenticati, quelli che ahnno più bisogno di comprensione e consolazione.
Usciamo da
noi stessi, dai nostri schemi, dalle nostre abitudini
Gesù ha
portato misericordia e speranza
Uscire sempre, con amore, con la
tenerezza di Dio, nel reispeto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo le
gambe e le mani e Dio rende feconda ogni azione.”
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come M.
anche a me certi gesti liturgici ,fanno riflettere e cerco di viverli come preghiera....
"Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica" (Giovanni, 15, 13-17).
Bisogna riconoscere che il gesto di mettersi in ginocchio davanti a un altro ha un significato profondo di rispetto e di servizio che non è necessariamente contenuto in una parola di rispetto e di servizio.Con questo gesto Gesù sta trasformando la società che vuole fondare, da un modello piramidale - in alto la ricchezza e il potere - in un corpo dove ognuno ha il suo posto, i suoi doni, il suo carisma e il suo ministero. E lui prende il posto del più piccolo.
Gesù lavando i piedi di ognuno, compie un gesto di tenerezza, un gesto d'amore e di perdono. Lava con compassione le loro ferite, le loro fragilità, la loro povertà. Mostra il suo desiderio di perdonare e d'elevare ogni persona, - come la grazia eleva la natura - poiché ognuno di noi ha il compito di continuare l'opera di salvezza.... Questo gesto della lavanda dei piedi ci aiuta a capire e a vivere concretamente l'umiltà, il perdono, il servizio, e a operare per l'unità. Questo gesto diventa quindi preghiera: noi preghiamo per diventare più simili a Gesù e per avere in noi i sentimenti che risiedono in lui.