.......... condivido, ma essendo di parte non potevo fare i complimenti anche alla comunità (includendo qundi anche me stesso) e pertanto mi ero limitato ad un "veramente bella" generico.

Un sacerdote non è bravo solo perchè è un consacrato, un parrocchiano non è bravo solo perchè si fa vedere a Messa la domenica ... e quando digiunate, non siate mesti d’aspetto come gl’ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano (Matteo 6.16).

La bellezza di una chiesa non dipende solo dalle opere d'arte o architettoniche di cui dispone.....bensi' il valore e la bellezza di una chiesa si misura dalla sua ""Comunita'""...una comunita' che deve essere in primis "Credibile"".............La credibilità è richiesta a tutti coloro che fanno parte di questo Popolo di Dio, ad ogni soggetto presente nella comunità, a chi ricopre qualsiasi ruolo, perché tutti hanno avuto la consegna di evangelizzare: annunciare-testimoniare Gesù Cristo. Prendiamo ad esempio Francesco d’Assisi. La Chiesa del suo tempo non era perfetta, viveva grandi e gravi problemi. Anche al suo tempo, come ai nostri giorni, si sentiva prepotente l’urgenza di un rinnovamento. Non ha aspettato un cambiamento della Chiesa per prendere la decisione di impegnarsi. Si è “dato da fare” in prima persona, ha vissuto in modo essenziale e radicale la buona notizia di Gesù e sappiamo tutti quello che è stato e significa tuttora per il Popolo di Dio, per ogni credente, anche per chi non crede. Potremmo sintetizzare con uno slogan l’insegnamento del santo d’Assisi: “Se ci credi, allora, essere credibile spetta a te!” Non solo, c’è un Popolo di Dio poco pubblicizzato ma che ha vissuto fino in fondo il messaggio radicale di Gesù dedicando tutta la vita: penso a Don Tonino, Don Puglisi, Pier Giorgio Frassati, Beretta Molla.......................... La credibilità non si improvvisa ma è frutto di un lungo, faticoso e gioioso cammino fatto di scelte quotidiane, di riflessone, di criticità: in una parola formazione. Siamo chiamati come cristiani a “rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi” (1Pt 3,15).
L’esperienza comunitaria è infatti un tratto essenziale del cristianesimo: è all’intera comunità che è data la pienezza dei doni dello Spirito ed essa quindi manifesta, nel suo insieme, la bellezza del volto di Cristo!!!!!!
L’esperienza comunitaria è infatti un tratto essenziale del cristianesimo: è all’intera comunità che è data la pienezza dei doni dello Spirito ed essa quindi manifesta, nel suo insieme, la bellezza del volto di Cristo!!!!!!!!!!!

Potrò sembrare anche di parte ma la nostra chiesa è veramente bella.
L.