|
UNA TEOLOGIA PRATICA
Gli Atti degli Apostoli ci narrano del nascere e dello svìlupparsi della Chiesa dopo che Gesù aveva inviato lo Spirito nella Pentecoste.
Un'episodio interessante è quello di Paolo e dei suoi collaboratori che nel loro desiderio di annunciare la Buona Notizia della Risurrezione di Gesù che ha vinto il male e la morte, si trovano come in un labirinto. Bussano a molte città e vi trovano solo porte chiuse.
L'andare 'a provarle tutte' li porta però a scorgere un'ultima possbilità, nuova, che mai nessuno aveva percorso: uscire dal mondo ebraico ed entrare nel mondo greco. In concreto si rivelava percorribile solo la via che portava oltre il mare, verso le città straniere dell' "altro mondo". Non era un passaggio solo geografico, ma soprattutto culturale.
E' interessante scorgere che la loro decisione avviene, perchè capiscono che è lo Spirito di Dio a guidarli là: e così salpano.
Di tali confini ce ne sono ancora tanti: barriere culturali, ideologiche, di antipatia, ecc. Spesso noi finiamo per restare chiusi nei nostri mondi e non varchiamo quelle frontiere perchè ci paiono impossibili da saltare. E se lo Spirito ce lo chiedesse?
Tutto questo poi ci porta a constatare che lo Spirito Santo parla anche attraverso l'agire pratico. C'è una teologia (una conoscenza di Dio) che nasce dall'operare nel suo nome. Ed è questo un operare per tentativi , condivisioni, scontri, crescite.
Potremmo chiederci anche (e sarebbe veramente bello): cosa ha voluto dire lo Spirito alla nostra comunità parrocchiale in questi ultimi anni (prendiamo un arco un po' esteso)? Attraverso le esperienze spirituali e pastorali cosa ci ha voluto dire e far capire?
Chi ha qualche idea può condividerla volentieri. Grazie
 |
Vivere la fede 
Feed RSS dei commenti a questa pagina
una comunità in cammino .......ciascuno col proprio passo..aiutandoci e stimandoci a vicenda .......con l'attenzione verso tutti.......
una comunita'.... che vuole continuare un cammino di conversione e di apertura verso gli altri, consapevole
che “Sovente gli interlocutori dei cristiani sembrano attendere una chiesa che ascolti prima di parlare,
che accolga prima di giudicare, che ami questo mondo prima di difendersene, che si nutra di creatività
piuttosto che di paura, che sappia annunciare profeticamente piuttosto che accusare” (Enzo Bianchi, La
differenza cristiana)"
Una comunita' in ricerca della :
"Volontà di Dio"...... “L'educazione alla preghiera consiste sia nel cercare di favorire quelle condizioni che
mettono la persona in stato di autenticità, sia nel cercare dentro di noi la voce dello Spirito che
prega, per dargli spazio, per dargli voce. Senza questa premessa, infatti, non c'è la preghiera
cristiana: è lo Spirito dentro di noi che prega. E questa è la caratteristica propria, tipica, della
preghiera cristiana....e di chi è mosso dal desiderio di presentare a DIO il proprio cuore...(C.M. Martini, Qualcosa di così personale,)