28-07-2007 |
"Da dove viene la zizzania?..." (Mt 13,27). La zizzania è un'erba non commestibile che cresce in mezzo grano buono. Quando le piante spuntano sono simili e difficilmente separabili. Aspetti buoni e cattivi si mescolano nella società, ma soprattutto nel cuore di ciascuno di noi. Occorre considerare con pazienza e umiltà questa realtà. Tu cosa rischi? Attribuisci tutte le colpe agli altri? ti senti esente dalla zizzania nel tuo intimo? Vivi come se tutto fosse buono e quindi affronti le esperienze senza giudizio critico? Oppure pensi che tutto sia zizzania e nulla grano buono?
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La zizzania impoverisce il terreno e sottrae nutrimento al grano, eppure l'ordine di Gesù non è quello che ci si aspetterebbe, di fare sradicare l'erbaccia, ma di lasciare crescere insieme le due piante. Gesù stesso è vissuto in mezzo a peccatori di ogni tipo e addirittura ha un traditore fra i suoi seguaci, Giuda, che non è il male in assoluto, ma un'opportunità di bene non andata a buon fine. La Chiesa stessa non è , e non deve essere, una società eletta di puri e di perfetti, che caccia i deboli e chi sbaglia; infatti grano e zizzania devono crescere insieme, vicini fino alla mietitura. Solo allora Dio li separerà e li destinerà al suo granaio o al fuoco. Perchè il crescere fianco a fianco del bene e del male permette un confronto e lo scontro è inevitabile, ma dà l'opportunità al bene di adoperarsi ed ingegnarsi per poter sopravvivere al male e per poterlo sconfiggere. Non basta deplorarlo. Serve l'impegno e lo sforzo di ognuno di noi, nella sua piccola realtà, a costruire il bene che manca. E l'unica, potentissima arma di cui disponiamo non è la bomba atomica; è l'amore. Solo chi ama vede il bene che c'è nel prossimo e cerca di alimentarlo e potenziarlo.
Mi viene in mente una bellissima frase di don Oreste Benzi che dice: VIVI TU PER PRIMO CIO' CHE CHIEDI AGLI ALTRI DI VIVERE E SEMINA IL BENE E LA GIOIA A PIENE MANI.