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19-09-2013
UN PICCOLO SALUTO A TUTTI (da Don Massimo)

Carissimi tutti della parrocchia di san Savino (‘quelli del Paradiso'): residenti o partecipanti alle attività della nostra comunità cristiana, con questa lettera vorrei salutarvi e lasciarvi alcuni ricordi e riflessioni circa la nostra vita insieme in questi 10 anni e per questo momento di ‘passaggio' verso una nuova tappa di cammino.

Come molti di voi mi hanno lasciato un saluto, ora anch'io lo lascio con le mie parole ‘raffazzonate' e un po' ‘sgrammaticate'.

Vorrei prima di tutto dare lode a Dio di quanto è stato. Non solo per le attività, riuscite o meno, ma soprattutto per voi stessi, per quello che siete stati per me e dico per la Chiesa faentina.

Innanzitutto credo che il cammino è stato fin dall'inizio ‘nel Signore': con Lui siamo partiti, dietro a Lui abbiamo cercato di restare e ora cercheremo ancora di seguirlo dove e con chi ci indicherà. Il nostro cammino sarà ancora insieme se resterà sempre in Lui.

Dall' inizio (settembre 2003) ho potuto godere dell' opera del mio predecessore don Romano, che mi aveva lasciato una comunità ben impostata e attiva (esemplare soprattutto nel campo liturgico!). Poi devo ricordare  e salutare i sacerdoti con i quali ho collaborato: don Roberto e don Luca. Tutto è stato avviato insieme. Poi gli altri sacerdoti con i quali si è stretta l'amicizia: don Tommaso, don Antoine, don Alberto, don Mario, i preti dall' Africa, quelli che sono passati nei momenti conviviali alla ‘cà de paruc' e come non ricordare il caro don Luigi Fabbri. Poi ci sono le suore che si sono succedute: suor Innocenza, suor Bertilla, suor Graziella e ora suor Daniela. Credo che un'opera di cura pastorale oggi non possa avvenire se non nella collaborazione tra varie persone, coi loro doni  e carismi vocazionali.

Mettermi poi ad elencare tutti voi sarebbe per me impossibile e finirei per dimenticare qualcuno: forse si potrebbe scorrere l'album fotografico sul sito parrocchiale per rivedervi e scorgere i momenti vissuti nella gioia del Signore Gesù.

Ora mi vengono in mente anche persone che sono state e poi sono passate. Hanno lasciato questa vita terrena, oppure hanno scelto altre comunità di appartenenza cristiana, oppure hanno scelto di non frequentare più la Chiesa Cattolica. C'è rammarico in me, comunque abbiamo fatto un pezzo di strada assieme e li porto nel cuore. Poi chissà: ‘le vie di Dio sono infinite', magari ci ritroveremo.

Voi vi ricordo come singoli, come gruppi, come associazioni (AGESCI; ACI; ANSPI; CSI) e movimenti, famiglie, come piccoli, giovani, adulti e anziani.

Soprattutto gli anziani e i poveri che hanno bussato alle porta (magari scocciando un po') e gli amici disabili: sento il loro affetto sincero. Gli anziani poi mi sono stati di esempio nella devozione al Signore e nel servizio generoso e attento.

I piccoli sono sempre bellissimi, con i loro sorrisi e la loro religiosità immediata, spontanea e sincera. Ora mi commuovono i loro saluti.

I giovani sono la preoccupazione di ogni genitore e di ogni parroco, quindi anche la mia. Ho guardato con ansia e speranza la loro crescita: il loro sviluppo fisico, il cercare amicizie e nuove esperienze, l'esprimersi nelle loro convinzioni, il loro entusiasmo: perchè quando ‘ne hanno voglia' i giovani possono cambiare il mondo! Mi sento, verso molti, come il padre della parabola del ‘figliol prodigo': sto alla finestra aspettando ansioso un loro ritorno. Di altri ho gioito nel vedere poi il compiersi dei loro sogni.

Ho ammirato l'impegno di molte famiglie nel voler fare gruppo in parrocchia e nel trasmettere valori, quali la fede, ai loro figli.

Di quante persone dovrei ricordare la fedeltà e la dedizione!

In generale credo comunque che da voi abbia imparato... a ‘fare il parroco' e ad essere un cristiano più convinto. Sì, un prete non è già perfetto nella sua fede anche se è prete. Ora però mi sento un po' più gioioso discepolo e amico di Cristo: anche per merito vostro.

Non tutte sono state ‘rose e fiori'. A volte ho avvertito incomprensioni, resistenze, rifiuti. Da parte vostra e anche da parte mia. Un fosso ha sempre due sponde. Il cammino è stato quindi a volte faticoso. Credo però che sempre, da ogni sponda, si sia agito in buona fede. Ora vi chiedo scusa per la mia poca testimonianza e la mia ‘testa dura'.

In voi, in questi anni, ho visto crescere la ‘voglia di pregare'. E' cresciuta anche l'apertura al povero e allo straniero... e si deve proseguire su questa via, che sta dando anche dei frutti, tipo gente adulta che chiede il battesimo. Vi state anche aprendo verso l'Unità Pastorale e la diocesi. Questo è bello e importante anche per dare una mano alle comunità più piccole e povere di risorse.

Da più parti si è dice che siete una comunità ‘viva'. Spero questo non significhi solo ‘attiva', ma ‘attuale nel Signore', per seguirlo nell' oggi, prendendosi a cuore le persone e le situazioni di oggi. Per portare l'amore di Dio.

Vi accompagnerò nella mia preghiera e spero di esserne fedele ogni giorno.

Vi chiedo scusa da adesso del fatto che magari in futuro non parteciperò ad alcuni avvenimenti in parrocchia e vostri personali, perchè si deve voltar pagina: per me verso la nuova destinazione e per voi, con i nuovi presbiteri coi quali vi auguro un buon cammino.

Ciao a tutti e comunque ARRIVEDERCI!

Amore, gioia e pace da Gesù

Don Massimo

 Commenti (3)Add Comment
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Scritto da "A"., 20 ottobre 2013, 15:26
Essere prete...comporta sacrifici, rinuncie,a volte solitudine...ma essi devono essere colmati con l'amore per il prossimo,tutto!!!
C'è la relazione con ogni persona chiamata per nome che ti permette di comunicare quello per cui tu sei prete:..il VANGELO!
Questo ti porta ad accrescere la tua ricchezza umana ,di fede,smussando gli spigoli del carattere..e tu sei in questo importante cammino.
Grazie e Auguri!
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Scritto da p & g, 21 settembre 2013, 23:02
Caro don Massimo, anch'io voglio salutarti e farti arrivare un piccolo, grande pensiero, anche se non me la sono sentita di farlo dal vivo, xche' i distacchi dalle persone che porto nel cuore mi annodano la gola e mi commuovono oltre ogni dire. Ma per tutto quello che hai fatto x me, carissimo don, G R A Z I E non sarà mai abbastanza... Io ti considero un vero dono dal cielo e x questo ringrazio ogni giorno il nostro Padre di averti messo sul mio cammino. Lo prego anche di proteggerti, di sostenerti in tutte le difficoltà che incontrerai sul tuo cammino modiglianese e di preservarti quaggiù il più a lungo possibile... xche' c'è tanto bisogno di don innamorati di Dio... come te! Un abbraccio di bene e un augurio di pace da patrizia (sempre e x sempre la mamma di Damiano) & giuseppe
...
Scritto da L., 20 settembre 2013, 09:39
Maria Paola, Martina, Matilde ed in particolare il sottoscritto (Luca) ti RINGRAZIANO per tutto ciò che hai fatto per noi.
Con grande affetto e stima, un abbraccio dalla famiglia Zanzi.

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