Dal Vangelo di domenica 10-11-2013 |
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07-11-2013 |
Luca
(20,27-38)
"Il
Signore
è
il
Dio
di
Abramo,
Dio
di
Isacco
e
Dio
di
Giacobbe".
Dio
non
è
dei
morti,
ma
dei
viventi;
perché
tutti
vivono
per
lui».
Per
pregare
Signore,
Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe
Dio
di Gesù Cristo
Signore,
Dio dei viventi
Non
abbandoni i tuoi amici alla morte
Tu
sei la nostra vita e risurrezione
Tu
sei la nostra speranza
Insegnaci
a cercare le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di
Dio
Aiutaci
a coltivare la nostra vita nascosta con Cristo in Dio
Liberaci
dalle logiche di questo mondo che passa
Facci
sentire
che
la
nostra
patria
è
nei
cieli
Purifica
e dilata i nostri affetti terreni
Accogli
nella tua casa i nostri fratelli e sorelle defunti
Nella
fede, nella preghiera, nell'eucaristia, facci godere della
vicinanza delle persone che abbiamo amato e che hanno lasciato questo
mondo
Moltiplica
il carisma della verginità per il regno dei cieli
Fa'
che con la carità ci prepariamo un tesoro nel cielo
Donaci
il gusto della contemplazione e della lode
Rendici
un po' angeli custodi gli uni degli altri
Se
mi
ami
non
piangere!
Se
tu
conoscessi
il
mistero
immenso
del
cielo
dove
ora
vivo,
se
tu
potessi
vedere
e
sentire
quello
che
io
vedo
e
sento
in
questi
orizzonti
senza
fine,
e
in
questa
luce
che
tutto
investe
e
penetra, tu
non
piangeresti
se
mi
ami.
Qui
si
è
ormai
assorbiti
dall'incanto
di
Dio,
dalle
sue
espressioni
di
infinità
bontà
e
dai
riflessi
della
sua
sconfinata
bellezza.
Le
cose
di
un
tempo
sono
così
piccole
e
fuggevoli
al
confronto.
Mi
è
rimasto
l'affetto
per
te: una
tenerezza
che
non
ho
mai
conosciuto.
Sono
felice
di
averti
incontrato
nel
tempo,
anche
se
tutto
era
allora
così
fugace
e
limitato.
Ora
l'amore
che
mi
stringe
profondamente
a
te,
è
gioia
pura
e
senza
tramonto.
Mentre
io
vivo
nella
serena
ed
esaltante
attesa
del
tuo
arrivo
tra
noi,
tu
pensami
così!
Nelle
tue
battaglie,
nei
tuoi
momenti
di
sconforto
e
di
solitudine,
pensa
a
questa
meravigliosa
casa, dove
non
esiste
la
morte,
dove
ci
disseteremo
insieme,
nel
trasporto
più
intenso
alla
fonte
inesauribile
dell'amore
e
della
felicità.
Non
piangere
più,
se
veramente
mi
ami!
(S.Agostino)
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