Per riflettere vi faccio dono di questa poesia:


Contro le nuove deportazioni del popolo Rom-



Gesù Cristo era uno zingaro
e il suo cuore era libero.
e alla sera, non aveva, una casa a cui tornare
solo sui poveri e i loro letti, poteva contare

…e gli piaceva raccontare che quel che conta è solo amare.
Ognuno di noi ha un qualcosa, dentro, di buono da dare.

Gesù Cristo era uno zingaro e dava molto fastidio
Ai preti del Tempio e ai mercanti capitalisti.

Si dice ch’era un comunista…
“Non puoi servire due padroni: scegliete Dio o il Vitello d’oro,
siete per la pace o siete predoni?”.

E per farlo fuori, dicevano in giro, ch’era un puttaniere.
Perché rischiò la sua vita per difendere Maddalena.

Una zoccola sporca e immonda, con decine di clienti
Lui la salvò dalla morte delle pietre taglienti.

Gesù Cristo, dicevano pure, era un ciarlatano.
Salvò dalla morte e dal funerale, un certo suo cugino.
Per la sua dipartita, piangeva come un vitello.
“Lazzaro, vieni, si fredda la cena!”.
Uscì dalla tomba con una bella cera


Gesù Cristo, credi a me, era proprio matto
Perché per noi volle morire sulla Croce.

“La storia dell’Odio deve finire!
Siamo tutti piccoli anelli della stessa immensa catena.
Nessuno è meglio degli altri.
E ogni giorno ha la sua pena, cerchiamo di sopportarci.”

Gesù Cristo era uno zingaro e il suo cuore era libero.
Per paesi se ne andava, ma quanto camminava!

La sua chiesa era la strada
e quante suole consumava!
Tutto il giorno ascoltava, persone
e a sera poi, parlava d’amore.
La sua Chiesa erano gli ultimi, gli esclusi dalla Società.
Tutto il giorno sorrideva, nel sole
E a sera parlava d’amore.
Solo a sera parlava d’amore.

Carissimi Stefano e Chiara.

Il motivo dell’ospitalità è che proviamo ad essere una parrocchia cristiana cattolica, diciamo il Padre Nostro, ci ispiriamo al Vangelo e alle parole che Papa Benedetto XVI ha rivolto a 30.000 rom e sinti convenuti a Roma l’11 giugno del 2011 per festeggiare il loro patrono, il beato Zefirino, zingaro spagnolo: “Voi nella Chiesa non siete ai margini, ma, sotto certi aspetti, voi siete al centro, voi siete nel cuore. Voi siete nel cuore della Chiesa. Anch’io ripeto oggi con affetto: voi siete nella Chiesa! Siete un’amata porzione del Popolo di Dio pellegrinante e ci ricordate che non abbiamo quaggiù una città stabile, ma andiamo in cerca di quella futura… Mai più il vostro popolo sia oggetto di vessazioni, di rifiuto e di disprezzo! Da parte vostra, ricercate sempre la giustizia, la legalità, la riconciliazione e sforzatevi di non essere mai causa della sofferenza altrui!”
(potete trovare anche il testo completo sul sito del vaticano)

Se il papa ne ha accolto tanti (anche da Faenza), noi ne potremo accogliere 5, non vi pare? E sembra che tra quelli che voi definite irrispettosi, incivili, maleducati ed illegali possano nascere anche dei santi: sorpresa!

Il papa ha ricordato che siamo un popolo pellegrino e non abbiamo quaggiù una città stabile. Infatti sapete da dove viene il termine parrocchia? Da “para oikia”, “vicino alla casa”, proprio come sono i nostri fratelli rom oggi. Non “in casa, stabili”, sistemati quaggiù ma “vicino alla casa”, pellegrini verso il Paradiso

Ma volete venire di persona a fare due chiacchiere e magari prendervi un caffè assieme con i nostri fratelli rom? Chissà, magari qualche lezione di educazione e rispetto potreste averla anche da loro e, conoscendo di persona la bella famiglia che ospitiamo con le sue bimbe e la signora anziana invalida, potrebbe passarvi un po’ di quella rabbia che manifestate nelle parole cattive che scrivete e che non fa – quella sicuramente ve lo assicuro – bene ai vostri figli.

Sono preoccupato anch’io dei vostri figli e della loro educazione e sicurezza. Mandateli dove volete. Ma vi prego non intossicateli fin da piccoli con il veleno della paura e del pregiudizio!

Insegnate piuttosto ai vostri figli il Padre Nostro e trovate una comunità che lo insegni, lo preghi e provi a viverlo. Qui le porte per voi come per tutti i fratelli sono sempre aperte
don Luca

Vorremmo sapere per quale motivo all'interno della parrocchia vengono ospitati dei rom, ben sapendo quale ruolo irrispettoso, incivile, maleducato ed illegale svolgono nella nostra società. Il prossimo anno nostra figlia comincerà il percorso di catechismo ma, come molte altre famiglie, non ci sentiamo di affidarla ad una comunità nella quale sono presenti determinati personaggi, il cui rapporto con i bambini e' conosciuto da tutti. Restiamo in attesa di idonee spiegazioni in merito

Salve a tutti! Ieri sera ho visto il film "L'ultima cima" che racconta la vita di don Pablo Dominguez, sacerdote spagnolo morto nel 2009, attraverso le testimonianze di parenti, amici e conoscenti vari. Bello come film in sè, ma anche molto coinvolgente perché mostra cosa può fare Dio in un uomo che si abbandona a Lui e che ricambia in modo totale il Suo amore. Lo consiglio a tutti, meglio vederlo con gli AMICI... magari in Parrocchia?

Ringrazio per l'attenzione di lasciare la chiesa sempre aperta...luogo in cui DIO e l'uomo vogliono Incontrarsi...,quindi non solo" Casa di DIO "...ma "Casa della Vita",con le porte aperte...invito all'accoglienza...donando cosi' a chiunque desideri incontrarLo ,in qualsiasi momento la possibilita' di farlo!!!
Questa modalita' sento sia la password giusta per rendere sempre piu' la chiesa .."Casa--Famiglia"in cui il Celebrare...il far Festa....l'Ascolto...la Preghiera si aprono in un abbraccio di fraternita' e Accoglienza............Grazie