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briciola 23-12-2013 |
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23-12-2013 |
Non
temere di prendere con te Maria, tua sposa. Non temere, Maria, perché
hai trovato grazia presso Dio, abbiamo ascoltato nel Vangelo della
seconda domenica di Avvento.
Non
temere dice oggi la Parola a ciascuno di noi, così come esortava
Papa Giovanni Paolo II all'inizio del suo pontificato "Non
abbiate paura, aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!".
Guardo
Giuseppe: quale travaglio interiore avrà passato in quei momenti
cruciali, con la promessa di matrimonio che rischiava di naufragare
miseramente.
Ma,
ecco, la novità.. in questo progetto infranto! Nel cuore di Giuseppe
si fa spazio un altro sogno: Dio lo coinvolge in una storia
incredibile per una mente umana, la storia dell'Emmanuele, il Dio
con noi. Il sogno di Giuseppe, che non è una visione notturna o una
allucinazione: il sogno è una immagine impiegata nella Bibbia per
indicare una manifestazione del Signore.
Giuseppe
aderisce pienamente e si lascia coinvolgere in questa avventura. E
noi?
Lasciamoci
guidare da San Giuseppe nei momenti di difficoltà, quando vediamo i
nostri progetti infranti, quando ci sentiamo oppressi e impauriti
dall'incertezza nella quale il mondo ci vuole incatenare: rischiamo
di vivere alla giornata, senza prospettive per il futuro, senza
desiderio di sognare alla grande. Fatichiamo a fare scelte definitive
e "per sempre".
Non
temere, non avere paura! Pochi giorni fa in famiglia tutti si erano
accorti che ero teso e poco sereno e alla richiesta dei motivi di
questo mio stato d'animo stavo per iniziare a fare una lunga
lista..... poi mi sono chiesto, dov'è il mio cuore in questo
momento? Dio è con noi, non ho nulla da temere! Non abbiamo nulla da
temere! Apriamo il cuore alla Parola, che è viva, che è incontro
con Gesù, il Signore che salva! Apriamoci a gesti concreti di amore
in famiglia, nel lavoro, con gli amici, tutti insieme in cammino
verso la santità!
E'
a questo che siamo chiamati! Ce lo ricorda San Paolo nella seconda
lettura quando saluta gli "amati da Dio e santi per chiamata". Lo
ha confermato papa Francesco in un tweet pochi giorni fa: "la
santità non significa fare cose straordinarie, ma fare quelle
ordinarie con amore e con fede".
Penso
alla ordinarietà, alla concretezza della famiglia... che palestra
per la santità! Almeno... nella mia famiglia è un... allenamento
continuo. A volte sembra quasi che tutto vada al contrario rispetto a
quello che avevo immaginato insieme a mia moglie. Cerchiamo allora di
mettere Dio al centro e lasciamo fluire il sogno... nella concretezza
del perdono, nel saper ricominciare sempre, nella speranza certa che
Dio amore saprà trarre il bene anche attraverso le nostre sconfitte
e fragilità.
Il
Natale è vicino, lasciamo spazio a Gesù, lasciamo germogliare quel
desiderio di bene che abita nel nostro cuore.
Natale:
Dio è con noi! E' questa la bella notizia! Dio ci rende liberi
dalle paure, ci fa sognare alla grande: sogni di bene e concretezza
di gesti di amore!
Chiediamo
a San Giuseppe che ci aiuti a fidarci sempre di Dio e a orientare le
nostre scelte secondo la sua volontà che è gioia e amore in
ciascuno di noi.
Danilo Ambrosini diacono
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