|
|
|
Epifania del Signore |
|
|
02-01-2014 |
Nato
Gesù
a
Betlemme
di
Giudea,
al
tempo
del
re
Erode,
ecco,
alcuni
Magi
vennero
da
oriente
a
Gerusalemme
e
dicevano:
«Dov'è
colui
che
è
nato,
il
re
dei
Giudei?
Abbiamo
visto
spuntare
la
sua
stella
e
siamo
venuti
ad
adorarlo».
(Mt
2,1-2)
Anche
oggi lo studio del libro della natura, l'onesta ricerca
scientifica, la ragione che cerca di capire possono far sorgere
domande importanti, possono spingere a mettersi in cammino...
Ma
anche la via della bellezza, dell'arte, il desiderio della
felicità, l'impegno per un mondo più bello, l'esperienza
dell'amore... possono essere stelle che brillano nei cieli della
nostra esistenza. Ascoltiamo queste testimonianze:
Ascolta,
Dio! Nella mia vita non ho mai parlato con te: fin da piccolo mi
hanno detto che tu non esisti e io, stupido, ci ho creduto. Non ho
mai contemplato le tue opere. Ma questa notte, dal cratere di una
granata, ho guardato il cielo stellato sopra di me. Affascinato dal
loro scintillare, a un tratto ho capito l'inganno. In mezzo a
questo spaventoso inferno mi è apparsa la luce e io ho scorto te!
Sono felice solo perché ti ho conosciuto. A mezzanotte dobbiamo
attaccare, ma non ho paura perché tu mi guardi. È il segnale! Me ne
devo andare.
Può
darsi
che
questa
notte
venga
a
bussare
da
te.
Anche
se
finora
non
sono
stato
tuo
amico,
quando
verrò,
mi
permetterai
di
entrare?
Ora
la
morte
non
mi
fa
più
paura.
(Alexandr
Zacepa,
contadino
russo)
L'uomo
religioso cerca di riconoscere i segni di Dio nelle esperienze
quotidiane della sua vita, nel ciclo delle stagioni, nella fecondità
della terra e in tutto il movimento del cosmo. Dio è luminoso, e può
essere trovato anche da coloro che lo cercano con cuore sincero.
Immagine
di
questa
ricerca
sono
i
Magi,
guidati
dalla
stella
fino
a
Betlemme
Per
loro
la
luce
di
Dio
si
è
mostrata
come
cammino,
come
stella
che
guida
lungo
una
strada
di
scoperte.
La
stella
parla
così
della
pazienza
di
Dio
con
i
nostri
occhi,
che
devono
abituarsi
al
suo
splendore.
L'uomo
religioso
è
in
cammino
e
deve
essere
pronto
a
lasciarsi
guidare,
a
uscire
da
sé
per
trovare
il
Dio
che
sorprende
sempre.
(papa
Francesco, Lumen Fidei)
... videro
il
bambino
con
Maria
sua
madre,
e
prostratisi
lo
adorarono.
Poi
aprirono
i
loro
scrigni
e
gli
offrirono
in
dono
oro,
incenso
e
mirra
(Mt
2,11)
Prostràti
i
santi
Magi
adorano
il
Bambino,
offron
doni
d'Oriente:
oro,
incenso
e
mirra.
O
simboli
profetici
di
segreta
grandezza,
che
svelano
alle
genti
una
triplice
gloria!
Oro
e
incenso
proclamano
il
Re
e
Dio
immortale;
la
mirra
annunzia
l'Uomo
deposto
dalla
Croce
(dalla
liturgia
delle
ore)
Il
nuovo Re, davanti al quale si erano prostrati in adorazione, si
differenziava molto dalla loro attesa. Così dovevano imparare che
Dio è diverso da come noi di solito lo immaginiamo.
Qui
cominciò
il
loro
cammino
interiore.
Cominciò
nello
stesso
momento
in
cui
si
prostrarono
davanti
a
questo
bambino
e
lo
riconobbero
come
il
Re
promesso.
Dovevano
cambiare
la
loro
idea
su
Dio
e
sull'uomo
e,
facendo
questo,
dovevano
anche
cambiare
se
stessi.
Ora
vedevano:
il
potere
di
Dio
è
diverso
dal
potere
dei
potenti
del
mondo.
Il
modo
di
agire
di
Dio
è
diverso
da
come
noi
lo
immaginiamo
e
da
come
vorremmo
imporlo
anche
a
Lui.
Erano
venuti
per
mettersi
a
servizio
di
questo
Re,
per
modellare
la
loro
regalità
sulla
sua.
Ora
imparano
che
la
loro
vita
deve
conformarsi
a
questo
modo
divino
di
esercitare
il
potere,
a
questo
modo
d'essere
di
Dio
stesso.
Devono
diventare
uomini
della
verità,
del
diritto,
della
bontà,
del
perdono,
della
misericordia.
Ora
imparano
che
devono
donare
se
stessi
-
un
dono
minore
di
questo
non
basta
per
questo
Re.
(Benedetto
XVI, ai giovani a Colonia - 2005)
- Davanti
al Bambino Gesù, come cambia l'idea su Dio e sull'uomo?
- Cosa
offriamo al Bambino? L'oro del nostro amore gratuito, l'incenso
della nostra preghiera e della nostra adorazione, la mirra del
nostro sacrificio?
|
|
|
|
Maggio 2024 |
|
|
|
Prossimi eventi |
Nessun evento in calendario |
|
|
|
|