Dal Vangelo di domenica 26-01-2014 |
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24-01-2014 |
Dal
Vangelo
secondo
Matteo
(4,12-17)
Quando
Gesù
seppe
che
Giovanni
era
stato
arrestato,
si
ritirò
nella
Galilea,
lasciò
Nàzaret
e
andò
ad
abitare
a
Cafàrnao,
sulla
riva
del
mare,
nel
territorio
di
Zàbulon
e
di
Nèftali,
perché
si
compisse
ciò
che
era
stato
detto
per
mezzo
del
profeta
Isaìa:
«Terra
di
Zàbulon
e
terra
di
Nèftali,
sulla
via
del
mare,
oltre
il
Giordano,
Galilea
delle
genti!
Il
popolo
che
abitava
nelle
tenebre
vide
una
grande
luce,
per
quelli
che
abitavano
in
regione
e
ombra
di
morte
una
luce
è
sorta».
Da
allora
Gesù
cominciò
a
predicare
e
a
dire:
«Convertitevi,
perché
il
regno
dei
cieli
è
vicino».
Giovanni
Battista
è
stato
arrestato:
non
sembra
certo
il
momento
più
adatto
per
mettersi
a
dire
che
Dio
è
vicino.
Neanche
l'ambiente
sembra
dei
migliori:
Cafarnao,
come
del
resto
Nazaret,
non
era
certo
una
"città
santa",
era
un
posto
di
frontiera,
più
adatto
a
pescatori
e
a
cambiavalute
che
a
predicatori.
La
Galilea
- la
regione
delle
tribù
di
Zàbulon
e
di
Nèftali
- poi
era
considerata
una
regione
impura,
mezzo
pagana:
già
700
anni
prima,
ai
tempi
di
Isaia
era
stata
invasa
dagli
Assiri,
parte
della
popolazione
era
stata
deportata
e
rimpiazzata
con
altre
popolazioni
pagane
che
l'avevano
fatta
diventare
"Galilea
delle
genti".
Eppure
Gesù
si
trasferisce
proprio
lì,
parte
dalla
periferia.
In
una
terra
impura
il
Figlio
di
Dio
sceglie
di
abitare;
in
mezzo
a
un
popolo
immerso
nelle
tenebre
porta
la
luce
del
Vangelo;
sulle
strade
degli
uomini
-
sulla
trafficata
Via
del
Mare
che
collegava
l'Egitto
alla
Mesopotamia,
apre
la
Via
di
Dio;
in
una
terra
di
frontiera
inizia
una
predicazione
destinata
a
superare
ogni
confine.
In
periferia
La
Chiesa
è
chiamata
a
uscire
da
se
stessa
e
dirigersi
verso
le
periferia,
non
solo
quelle
geografiche
ma
anche
quelle
esistenziali":
quelle
del
mistero
del
peccato,
del
dolore,
delle
ingiustizie,
dell'ignoranza
del
pensiero,
di
ogni
miseria...
Tutti
siamo
invitati
ad
accettare
questa
chiamata:
uscire
dalla
propria
comodità
e
avere
il
coraggio
di
raggiungere
tutte
le
periferie
che
hanno
bisogno
della
luce
del
Vangelo.
(papa
Francesco)
- Riusciamo
a
vedere
Dio
vicino
oggi,
a
raccontare
"fatti
di
vangelo"
anche
in
questo
tempo
di
crisi?
- Qual
è la nostra Galilea? Dove c'è bisogno della luce del Vangelo?
Maria,
stella
della
nuova
evangelizzazione,
aiutaci
a
risplendere
nella
testimonianza
della
comunione,
del
servizio,
della
fede
ardente
e
generosa,
della
giustizia
e
dell'amore
verso
i
poveri,
perché
la
gioia
del
Vangelo
giunga
sino
ai
confini
della
terra
e
nessuna
periferia
sia
priva
della
sua
luce.
(Papa
Francesco,
Evangelii
Gaudium)
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