Dal Vangelo di domenica 25-05-2014 |
|
|
24-05-2014 |
"Io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui." (Gv 14,20-21)
Chiediamoci: Chi è per me Gesù Cristo? Come ha segnato la verità della mia storia? Che dice di Lui la mia vita?
La fede, fratelli, è memoria viva di un incontro, alimentato al fuoco della Parola che plasma il ministero e unge tutto il nostro popolo; la fede è sigillo posto sul cuore…
Non stanchiamoci, dunque, di cercare il Signore – di lasciarci cercare da Lui –, di curare nel silenzio e nell’ascolto orante la nostra relazione con Lui. Teniamo fisso lo sguardo su di Lui, centro del tempo e della storia; facciamo spazio alla sua presenza in noi: è Lui il principio e il fondamento che avvolge di misericordia le nostre debolezze e tutto trasfigura e rinnova; è Lui ciò che di più prezioso siamo chiamati a offrire alla nostra gente, pena il lasciarla in balìa di una società dell’indifferenza, se non della disperazione. Di Lui – anche se lo ignorasse – vive ogni uomo. In Lui, Uomo delle Beatitudini passa la misura alta della santità: se intendiamo seguirlo, non ci è data altra strada. Percorrendola con Lui, ci scopriamo popolo, fino a riconoscere con stupore e gratitudine che tutto è grazia, perfino le fatiche e le contraddizioni del vivere umano, se queste vengono vissute con cuore aperto al Signore, con la pazienza dell’artigiano e con il cuore del peccatore pentito. (papa Francesco ai vescovi italiani)
|