Domenica 22 giugno - Corpus Domini |
|
|
20-06-2014 |
Dal vangelo di Giovanni (6,51.54)
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Celebrare l’Eucaristia non vuol dire solo voltarsi indietro al passato, a quella Cena, a quella Pasqua, ma anche guardare avanti, al ritorno ultimo del Signore, alla Pasqua eterna del Cielo, alla Risurrezione. “L’Eucaristia, anziché spegnere la sete della presenza di Dio, l’accresce e la rende più struggente, ci fa desiderare l’ultimo e definitivo incontro col Signore… In tal modo, l’Eucaristia esprime la natura stessa dell’esistenza cristiana sulla terra; è il momento privilegiato in cui la Chiesa sperimenta il suo essere pellegrina, in cammino. Essa è il pane dei pellegrini, il sacramento dell’esodo che continua, il sacramento pasquale…”
(R.Cantalamessa)
|