Dal Vangelo di domenica 3 agosto |
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02-08-2014 |
Mt 14,15-19
Sul
far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il
luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei
villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non
occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli
risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed
egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di
sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli
occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai
discepoli, e i discepoli alla folla.
Gesù
vuole coinvolgere i suoi discepoli, vuole educarli. Quello dei
discepoli è l'atteggiamento umano, che cerca la soluzione più
realistica, che non crei troppi problemi: Congeda la folla - dicono
-, ciascuno si arrangi come può, del resto hai fatto già tanto per
loro: hai predicato, hai guarito i malati... Congeda la folla!
L'atteggiamento
di
Gesù
è
nettamente
diverso,
ed
è
dettato
dalla
sua
unione
con
il
Padre
e
dalla
compassione
per
la
gente,
quella
pietà
di
Gesù
verso
tutti
noi:
Gesù
sente
i
nostri
problemi,
sente
le
nostre
debolezze,
sente
i
nostri
bisogni.
Di
fronte
a
quei
cinque
pani,
Gesù
pensa:
ecco
la
provvidenza!
Da
questo
poco,
Dio
può
tirar
fuori
il
necessario
per
tutti.
Gesù
si
fida
totalmente
del
Padre
celeste,
sa
che
a
Lui
tutto
è
possibile.
Perciò
dice
ai
discepoli
di
far
sedere
la
gente...
prende
quei
pani
e
i
pesci,
alza
gli
occhi
al
cielo,
recita
la
benedizione
- è
chiaro
il
riferimento
all'Eucaristia
-,
poi
li
spezza
e
comincia
a
darli
ai
discepoli,
e
i
discepoli
li
distribuiscono...
e
i
pani
e
i
pesci
non
finiscono,
non
finiscono!
Ecco
il
miracolo:
più
che
una
moltiplicazione
è
una
condivisione,
animata
dalla
fede
e
dalla
preghiera.
Mangiarono
tutti
e
ne
avanzò:
è
il
segno
di
Gesù,
pane
di
Dio
per
l'umanità.
(Papa
Francesco)
Cinque
pani
e
due
pesci...
Niente
per
tanta
gente,
abbastanza
nelle
mani
di
Gesù.
Per
lui
"nessuno
è
così
povero
da
non
avere
qualcosa
da
offrire
agli
altri,
né
così
ricco
da
non
aver
bisogno
degli
altri"
(Raoul
Follereau)
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