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Dal Vangelo di domenica 12 ottobre |
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08-10-2014 |
Gesù
riprese
a
parlare
loro
con
parabole
e
disse:
«Il
regno
dei
cieli
è
simile
a
un
re,
che
fece
una
festa
di
nozze
per
suo
figlio.
Egli
mandò
i
suoi
servi
a
chiamare
gli
invitati
alle
nozze,
ma
questi
non
volevano
venire.
Mandò
di
nuovo
altri
servi
con
quest'ordine:
«Dite
agli
invitati:
Ecco,
ho
preparato
il
mio
pranzo;
i
miei
buoi
e
gli
animali
ingrassati
sono
già
uccisi
e
tutto
è
pronto;
venite
alle
nozze!».
Ma
quelli
non
se
ne
curarono
e
andarono
chi
al
proprio
campo,
chi
ai
propri
affari;
altri
poi
presero
i
suoi
servi,
li
insultarono
e
li
uccisero.
Allora
il
re
si
indignò:
mandò
le
sue
truppe,
fece
uccidere
quegli
assassini
e
diede
alle
fiamme
la
loro
città.
Poi
disse
ai
suoi
servi:
«La
festa
di
nozze
è
pronta,
ma
gli
invitati
non
erano
degni;
andate
ora
ai
crocicchi
delle
strade
e
tutti
quelli
che
troverete,
chiamateli
alle
nozze».
Usciti
per
le
strade,
quei
servi
radunarono
tutti
quelli
che
trovarono,
cattivi
e
buoni,
e
la
sala
delle
nozze
si
riempì
di
commensali.
Il
re
entrò
per
vedere
i
commensali
e
lì
scorse
un
uomo
che
non
indossava
l'abito
nuziale.
Gli
disse:
«Amico,
come
mai
sei
entrato
qui
senza
l'abito
nuziale?».
Quello
ammutolì.
Allora
il
re
ordinò
ai
servi:
«Legatelo
mani
e
piedi
e
gettatelo
fuori
nelle
tenebre;
là
sarà
pianto
e
stridore
di
denti».
Perché
molti
sono
chiamati,
ma
pochi
eletti».
(Mt
22,1-14)
Sei
la
nostra
Festa
- Signore
Gesù, ti sei seduto volentieri a mensa con noi
- Hai
compiuto il primo miracolo durante una festa di nozze
- Hai
percorso città e villaggi per invitare tutti alla festa
- Sei
lo sposo che doni la tua vita per l'umanità tua sposa
- Sei
il Pane e il Vino per una festa senza fine
- Sei
la porta sempre aperta della casa del Padre
- Sei
venuto nel mondo, ma il mondo non ti ha riconosciuto
- Hai
invitato alla festa del perdono e della fraternità, ma hai
incontrato ostilità e diffidenza
- Hai
invitato tutti - buoni e cattivi - alla festa ma ti sei
scontrato con esclusioni e pregiudizi
- Hai
portato Vita nuova e hai incontrato insulti, sofferenze e morte
- Gesù
risorto e vivo, continua anche oggi ad invitarci alla festa
- Riempi
i nostri cuori di riconoscenza per la fede che ci è stata
comunicata
- Fa'
che non dimentichiamo tanti servi che ci hanno invitato alla tua
festa con la loro testimonianza
- Rendici
contenti di essere nell'assemblea dei commensali, di appartenere
alla tua Chiesa
- Rivestici
di te, dei tuoi sentimenti, di una vita veramente evangelica
- Mandaci
ancora dappertutto ad annunciare la buona Novella
Grazie,
Signore, per le feste e per chi fa festa
- Per
le
tante
Pasque
e
per
le
domeniche
che
abbiamo
vissuto
come
giorno
di
festa
con
te
e
coi
fratelli
- Per
le volte in cui il sacramento della Riconciliazione ci ha riempito
di gioia
- Per
gli incontri, i momenti formativi, i campi, che ci hanno fatto
percepire la bellezza del vangelo
- Per
i
momenti
di
festa,
di
condivisione
che
abbiamo
sperimentato
nelle
nostre
parrocchie
- Per
l'aria di festa che i bambini, i ragazzi e i giovani portano nelle
nostre comunità
- Per
le feste nuziali a cui abbiamo partecipato, per gli sposi che ci
fanno sentire amati da Dio, accolti e invitati
- Per
gli anziani che sanno ancora essere gioiosi, curare le amicizie,
guardare con speranza e impegno alla vita
- Per
chi, anche tra le lacrime di un lutto, ha saputo guardare alla morte
sua e dei suoi cari come l'invito alla festa eterna del cielo
Perdona,
Signore, i nostri ritardi e la nostra indifferenza
- Per
le conversioni che rimandiamo senza fine
- Per
le scuse, la tiepidezza, i compromessi con cui rispondiamo ai tuoi
inviti
- Per
l'invito alla Messa della domenica trascurato con facilità
- Per
l'indifferenza e l'opposizione che il tuo vangelo incontra nel
mondo
- Per
il
gelo
spirituale
che
è
sceso
su
interi
popoli
e
nazioni
- Per
stili di vita che ci rendono distratti e insensibili ai valori dello
Spirito
- Per
i tuoi profeti ancora oggi insultati e uccisi da tante parti
- Per
la vita calpestata dal suo sorgere
- Per
le città distrutte dalla guerra
- Per
l'amore che va in frantumi o si trasforma in odio e violenza
- Per
le feste che diventano tragedie
- Per
i cristiani chiusi che non invitano nessuno
- Per
le
persone
escluse
da
ogni
festa,
tenute
ai
margini
della
società
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