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Dal Vangelo di domenica 7 dicembre |
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02-12-2014 |
Dal
Vangelo
secondo
Marco
(1,1-8)
1Inizio
del
vangelo
di
Gesù,
Cristo,
Figlio
di
Dio.
2Come
sta
scritto
nel
profeta
Isaia:
Ecco,
dinanzi
a
te
io
mando
il
mio
messaggero:
egli
preparerà
la
tua
via.
3Voce
di
uno
che
grida
nel
deserto:
Preparate
la
via
del
Signore,
raddrizzate
i
suoi
sentieri, 4vi
fu
Giovanni,
che
battezzava
nel
deserto
e
proclamava
un
battesimo
di
conversione
per
il
perdono
dei
peccati.
5Accorrevano
a
lui
tutta
la
regione
della
Giudea
e
tutti
gli
abitanti
di
Gerusalemme.
E
si
facevano
battezzare
da
lui
nel
fiume
Giordano,
confessando
i
loro
peccati.
6Giovanni
era
vestito
di
peli
di
cammello,
con
una
cintura
di
pelle
attorno
ai
fianchi,
e
mangiava
cavallette
e
miele
selvatico.
7E
proclamava:
«Viene
dopo
di
me
colui
che
è
più
forte
di
me:
io
non
sono
degno
di
chinarmi
per
slegare
i
lacci
dei
suoi
sandali.
8Io
vi
ho
battezzato
con
acqua,
ma
egli
vi
battezzerà
in
Spirito
Santo».
Sei
il Cristo
Sei
il Figlio di Dio
Sei
la via di Dio tra gli uomini
Ci
parli nelle Scritture
Fai
sentire la tua voce nei tuoi messaggeri
Sei
la buona notizia di Dio agli uomini
Ci
chiami nel deserto
Ci
chiami a conversione
Ci
fai uscire dalle nostre abitudini
Ci
chiami a libertà
Ci
parli nel silenzio
Ci
riporti all'essenziale
Raddrizzi
i nostri sentieri
Perdoni
i nostri peccati
Ci
battezzi nello Spirito
Ci
immergi nella vita di Dio.
Inizio del vangelo di
Gesù, Cristo, Figlio di Dio
All'inizio
dell'Avvento, Marco ci riporta all'inizio non tanto di un libro,
ma della predicazione del Vangelo che ha come centro Gesù, Cristo e
Figlio di Dio. Ci aiuterà lungo l'anno a ripercorrere il suo
cammino, a riascoltare il suo annuncio, a stupirci della sua novità,
a rifarci la domanda su di Lui, a riscoprire la sua identità
seguendolo fino alla Croce.
Il mio messaggero
davanti a te
Per
farci
arrivare
a
Gesù,
Marco,
come
tutti
i
Vangeli,
parte
da
Giovanni
Battista.
Come
lo
presenta?
Come
un
predicatore
che
chiama
ad
un
cambiamento
di
mentalità
e
di
vita;
come
una
figura
austera,
un
uomo
che
scomoda,
chiama
ad
un
nuovo
esodo.
Il
tratto maggiormente sottolineato è però quello di Precursore di
Gesù: la citazione iniziale, il suo vestito "modello Elia", le
sue ultime parole, fanno del Battista l'ultimo Profeta che
riassume e incarna l'attesa di Israele, l'ultimo messaggero
mandato davanti a Gesù, l'ultima "voce" che prepara la sua
strada, l'ultimo servo mandato davanti al Figlio...
Così,
indirettamente, senza farlo ancora entrare in scena, il nostro brano
parla già di Gesù come il Cristo, il Figlio di Dio, il Signore
stesso che verrà a camminare col suo popolo: sarà molto più
grande e più forte del più grande profeta, ci battezzerà in
Spirito Santo e c'immergerà nella sua vita divina.
Meditiamo il Vangelo
Avvento: ripartire da Cristo
-
Chiediamoci:
chi è per me Gesù? Come ha segnato la verità della mia storia?
Che dice di Lui la mia vita?
Non
stanchiamoci
di
cercare
il
Signore
- di
lasciarci
cercare
da
Lui
-,
di
curare
nel
silenzio
e
nell'ascolto
orante
la
nostra
relazione
con
Lui.
Teniamo
fisso
lo
sguardo
su
di
Lui,
centro
del
tempo
e
della
storia;
facciamo
spazio
alla
sua
presenza
in
noi:
è
Lui
il
principio
e
il
fondamento
che
avvolge
di
misericordia
le
nostre
debolezze
e
tutto
trasfigura
e
rinnova;
è
Lui
ciò
che
di
più
prezioso
siamo
chiamati
a
offrire
alla
nostra
gente.
Di
Lui
- anche
se
lo
ignorasse
- vive
ogni
uomo.
In
Lui,
Uomo
delle
Beatitudini,
passa
la
misura
alta
della
santità:
se
intendiamo
seguirlo,
non
ci
è
data
altra
strada.
Percorrendola
con
Lui,
ci
scopriamo
popolo,
fino
a
riconoscere
con
stupore
e
gratitudine
che
tutto
è
grazia,
perfino
le
fatiche
e
le
contraddizioni
del
vivere
umano.
(Papa
Francesco
alla
CEI)
Preparate
la via del Signore
Quando
incontro
Gesù?
Alla
fine
soltanto?
No!
Lo
incontriamo
tutti
i
giorni.
Ma
come?
Nella
preghiera,
quando
tu
preghi,
incontri
Gesù.
Quando
tu
fai
la
Comunione,
incontri
Gesù.
Nei
Sacramenti:
quando
tu
porti
tuo
figlio
per
battezzarlo,
incontri
Gesù,
trovi
Gesù.
E
quando
facciamo
opere
buone,
quando
visitiamo
i
malati,
quando
aiutiamo
un
povero,
quando
pensiamo
agli
altri,
quando
non
siamo
egoisti,
quando
siamo
amabili...
in
queste
cose
incontriamo
sempre
Gesù.
E
il
cammino
della
vita
è
proprio
questo:
camminare
per
incontrare
Gesù.
(Papa
Francesco
ai
cresimandi)
-
Per
quali vie, il Signore ci è venuto incontro? Nella preghiera? Nella
carità? Nell'amore? Nel dolore?
-
Papa
Francesco ci sprona ad aprire le porte per essere una Chiesa in
uscita, "l'unica possibile secondo il Vangelo". Quali vie
preparare, quali sentieri raddrizzare perché oggi altri possano
incontrare Gesù?
Come
sta
scritto
nel
profeta
-
l'ascolto
delle
Scritture
Lo
studio
della
Sacra
Scrittura
dev'essere
una
porta
aperta
a
tutti
i
credenti.
Noi
non
cerchiamo
brancolando
nel
buio,
né
dobbiamo
attendere
che
Dio
ci
rivolga
la
parola,
perché
realmente
Dio
ha
parlato,
non
è
più
il
grande
sconosciuto,
ma
ha
mostrato
se
stesso.
(Evangelii
Gaudium
175)
-
Ascoltiamo
questa
provocazione
del
Papa:
Come
va
l'imitazione
di
Gesù
nella
mia
vita?
Come
devo
imitarlo?
Davvero
non
ti
ricordi!
Perché
il
Libro
del
Vangelo
è
pieno
di
polvere,
perché
mai
si
apre!
Prendi
il
Libro
del
Vangelo,
aprilo
e
troverai
come
imitare
Gesù!
Si facevano
battezzare confessando i loro peccati
- Conversione,
confessione, perdono dei peccati: per preparare la via del Signore
in questo Avvento aiutiamoci a riscoprire e a celebrare bene il
Sacramento del perdono.
La
Chiesa nella sua saggezza indica ai credenti il sacramento della
riconciliazione. Andiamo dal fratello prete e facciamo questa nostra
confessione: Io voglio il bene, vorrei essere più buono, ma lei sa,
delle volte ho questa lotta, delle volte ho questo, questo e questo.
Non lasciamoci bloccare dalla vergogna, non nascondiamo la realtà
della nostra miseria, imitiamo la semplicità e la concretezza dei
bambini...
Non
avere
paura
della
Confessione!
Uno,
quando
è
in
coda
per
confessarsi,
sente
anche
la
vergogna,
ma
poi
quando
finisce
la
Confessione
esce
libero,
grande,
bello,
perdonato,
bianco,
felice
è
Gesù
lì,
e
Gesù
è
più
buono
dei
preti,
Gesù
ti
riceve,
ti
riceve
con
tanto
amore.
Sii
coraggioso
e
vai
alla
Confessione!
(Papa
Francesco)
Giovanni battezzava
nel deserto
-
Anche
oggi Dio ci parla, ci chiama per farci riscoprire la gioia di
credere. Come "fare deserto" in questo Avvento per ascoltarlo?
- Pensiamo
anche ai tanti "deserti" nei quali Dio sembra assente...
È
evidente che in alcuni luoghi si è prodotta una "desertificazione"
spirituale, frutto del progetto di società che vogliono costruirsi
senza Dio o che distruggono le loro radici cristiane. In altri
Paesi, la resistenza violenta al cristianesimo obbliga i cristiani a
vivere la loro fede quasi di nascosto nel Paese che amano.
Anche
la propria famiglia o il proprio luogo di lavoro possono essere
quell'ambiente arido dove si deve conservare la fede e cercare di
irradiarla. Ma è proprio a partire dall'esperienza di questo
deserto, da questo vuoto, che possiamo nuovamente scoprire la gioia
di credere. Nel deserto si torna a scoprire il valore di ciò che è
essenziale per vivere; così nel mondo contemporaneo sono
innumerevoli i segni, spesso manifestati in forma implicita o
negativa, della sete di Dio, del senso ultimo della vita.
E
nel
deserto
c'è
bisogno
soprattutto
di
persone
di
fede
che,
con
la
loro
stessa
vita,
indichino
la
via
verso
la
Terra
promessa
e
così
tengano
viva
la
speranza.
(Evangelii
Gaudium
86).
Giovanni era vestito
di peli di cammello...
- Per
preparare la via del Signore quali scelte concrete di sobrietà ed
essenzialità operare, anche nel vestire, nel mangiare, nel
consumare, nell'uso della tecnologia?
Il
Signore
ci
chiama
a
uno
stile
di
vita
evangelico
segnato
dalla
sobrietà,
a
non
cedere
alla
cultura
del
consumo.
Si
tratta
di
cercare
l'essenzialità,
di
imparare
a
spogliarci
di
tante
cose
superflue
e
inutili
che
ci
soffocano.
Distacchiamoci
dalla
brama
di
avere,
dal
denaro
idolatrato
e
poi
sprecato.
[...]
Anche
per
superare
la
crisi
economica
bisogna
essere
pronti
a
cambiare
stile
di
vita,
a
evitare
i
tanti
sprechi.
(Papa
Francesco
ai
giovani
della
GMG)
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