Dal Vangelo di domenica 28 dicembre |
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31-12-2014 |
A
Gerusalemme
c'era
un
uomo
di
nome
Simeone,
uomo
giusto
e
pio,
che
aspettava
la
consolazione
d'Israele,
e
lo
Spirito
Santo
era
su
di
lui.
Lo
Spirito
Santo
gli
aveva
preannunciato
che
non
avrebbe
visto
la
morte
senza
prima
aver
veduto
il
Cristo
del
Signore.
Mosso
dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano
il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo
riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio,
dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in
pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua
salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per
rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
Il
padre
e
la
madre
di
Gesù
si
stupivano
delle
cose
che
si
dicevano
di
lui.
Simeone
li
benedisse
e
a
Maria,
sua
madre,
disse:
«Ecco,
egli
è
qui
per
la
caduta
e
la
risurrezione
di
molti
in
Israele
e
come
segno
di
contraddizione
- e
anche
a
te
una
spada
trafiggerà
l'anima
-,
affinché
siano
svelati
i
pensieri
di
molti
cuori»
(Lc
2,25-35).
Che
forte Simeone, anziano giovane dentro, ricolmo di passato e capace di
guardare al futuro, radicato nel suo popolo Israele ma in grado di
aprirsi a tutte le genti, con occhi che ne avranno viste di tutti i
colori ma in grado di contemplare il Signore e di riconoscere la sua
salvezza, vecchio che sa tenere in braccio il Bambino e dire parole
vere ai giovani!
La
scena
ci
mostra
questo
intreccio
di
tre
generazioni,
l'intreccio
di
tre
generazioni:
Simeone
tiene
in
braccio
il
bambino
Gesù,
nel
quale
riconosce
il
Messia,
e
Anna
è
ritratta
nel
gesto
di
lodare
Dio
e
annunciare
la
salvezza
a
chi
aspettava
la
redenzione
d'Israele.
Questi
due
anziani
rappresentano
la
fede
come
memoria.
Ma
vi
domando:
"Voi
ascoltate
i
nonni?
Voi
aprite
il
vostro
cuore
alla
memoria
che
ci
danno
i
nonni?
I
nonni
sono
la
saggezza
della
famiglia,
sono
la
saggezza
di
un
popolo.
E
un
popolo
che
non
ascolta
i
nonni,
è
un
popolo
che
muore!
Ascoltare
i
nonni!
Maria
e
Giuseppe
sono
la
Famiglia
santificata
dalla
presenza
di
Gesù,
che
è
il
compimento
di
tutte
le
promesse.
Ogni
famiglia,
come
quella
di
Nazareth,
è
inserita
nella
storia
di
un
popolo
e
non
può
esistere
senza
le
generazioni
precedenti.
E
perciò
oggi
abbiamo
qui
i
nonni
e
i
bambini.
I
bambini
imparano
dai
nonni,
dalla
generazione
precedente.
(Papa
Francesco
alle
famiglie)
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