Dal Vangelo di domenica 23 agosto |
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24-08-2015 |
«Signore, da chi andremo? Tu hai
parole di vita eterna» (Gv 6,68).
Non dice "dove andremo?", ma "da
chi andremo?". Il problema di fondo non è andare e abbandonare
l'opera intrapresa, ma è da
chi andare. Da
quell'interrogativo di Pietro, noi comprendiamo che la fedeltà a
Dio è questione di fedeltà a una persona, con la quale ci si lega
per camminare insieme sulla stessa strada. E questa persona è Gesù.
Tutto quello che abbiamo nel mondo non sazia la nostra fame
d'infinito. Abbiamo bisogno di Gesù, di stare con Lui, di nutrirci
alla sua mensa, alle sue parole di vita eterna! Credere in Gesù
significa fare di Lui il centro, il senso della nostra vita. Cristo
non è un elemento accessorio: è il "pane vivo", il nutrimento
indispensabile. Legarsi a Lui, in un vero rapporto di fede e di
amore, non significa essere incatenati, ma profondamente liberi,
sempre in cammino. Ognuno di noi può chiedersi: chi è Gesù per me?
È un nome, un'idea, soltanto un personaggio storico? O è
veramente quella persona che mi ama che ha dato la sua vita per me e
cammina con me? Per te chi è Gesù? Stai con Gesù? Cerchi di
conoscerlo nella sua parola? Leggi il Vangelo, tutti i giorni un
passo di Vangelo per conoscere Gesù? Porti il piccolo Vangelo in
tasca, nella borsa, per leggerlo, ovunque? Perché più stiamo con
Lui più cresce il desiderio di rimanere con Lui.
(papa Francesco, Angelus 23.8.2015)
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