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Dal Vangelo di domenica 29 novembre |
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30-11-2015 |
1a
Domenica di Avvento
"Risollevatevi
e alzate il capo"
Preghiamo
insieme:
Padre santo, che mantieni nei secoli le tue promesse, rialza il capo
dell'umanità oppressa da tanti mali e apri i nostri cuori alla
speranza, perché sappiamo attendere senza turbamento il ritorno
glorioso del Cristo, giudice e salvatore.
Ascoltiamo
il Vangelo
Dal
Vangelo secondo Luca (21,25-28.34-36)
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
25«Vi saranno
segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di
popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26mentre
gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà
accadere sulla terra. Le
potenze dei cieli infatti
saranno sconvolte. 27Allora
vedranno il Figlio
dell'uomo venire su una nube
con grande potenza e gloria. 28Quando
cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina».
34«State
attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in
dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non
vi piombi addosso all'improvviso; 35come
un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano
sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate
in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a
tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio
dell'uomo».
Nella
prospettiva della venuta finale di Gesù, che l'Avvento ogni anno
ci richiama, cambia anche il modo di guardare al presente. Di fronte
agli sconvolgimenti della storia, i discepoli non si fanno più
prendere dalla
angoscia
e determinare dalla paura, ma levano il capo e guardano avanti con
speranza. E ottengono dalla preghiera assidua la forza della
perseveranza e della vigilanza.
Meditiamo
il Vangelo
Vedranno il Figlio dell'uomo
venire
Certo,
Gesù è già venuto una volta per tutte ed è lo stesso ieri, oggi e
sempre! (Eb
13,8).
Noi però non finiremo mai di scoprirlo, di accoglierlo, di lasciarci
sorprendere dalla sua perenne novità, fino al giorno in cui
compariremo davanti a Lui e lo vedremo faccia a faccia.
-
Imprigioniamo
Gesù nel passato o ci apriamo alla sua venuta che sempre ci
stupisce e ci rinnova?
Gli
uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà
accadere
sulla terra
Le
previsioni catastrofiche ormai non si possono più guardare con
disprezzo e ironia... Non pensiamo solo alla possibilità di
terribili fenomeni climatici o grandi disastri naturali, ma anche a
catastrofi derivate da crisi sociali, perché l'ossessione per uno
stile di vita consumistico, soprattutto quando solo pochi possono
sostenerlo, potrà provocare soltanto violenza e distruzione
reciproca...
Eppure,
non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi
fino all'estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il
bene e rigenerarsi, al di là di qualsiasi condizionamento
psicologico e sociale che venga loro imposto. Sono capaci di guardare
a sé stessi con onestà, di far emergere il proprio disgusto e di
intraprendere nuove strade verso la vera libertà.
(Papa
Francesco, Laudato
sii,
161, 204-205).
-
Quali
gli scenari apocalittici della nostra generazione? Cosa vuol dire
starci da cristiani, a testa alta, con speranza e impegno?
-
La
migrazione verso l'Europa di intere popolazioni che fuggono da
guerra, persecuzioni, carestie... ci richiede il "passaggio
da un atteggiamento di difesa e di paura, di disinteresse o di
emarginazione... ad un atteggiamento che abbia alla base la "cultura
dell'incontro", l'unica capace di costruire un mondo più
giusto e fraterno, un mondo migliore"
(Papa
Francesco).
Parliamone.
Risollevatevi
e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina
Alla
fine ci incontreremo faccia a faccia con l'infinita bellezza di Dio
e potremo leggere con gioiosa ammirazione il mistero dell'universo,
che parteciperà insieme a noi della pienezza senza fine. Sì, stiamo
viaggiando verso il sabato dell'eternità, verso la nuova
Gerusalemme, verso la casa comune del cielo. Gesù ci dice: «Ecco,
io faccio nuove tutte le cose» (Ap
21,5).
La vita eterna sarà una meraviglia condivisa, dove ogni creatura,
luminosamente trasformata, occuperà il suo posto e avrà qualcosa da
offrire ai poveri definitivamente liberati.
Nell'attesa,
ci uniamo per farci carico di questa casa che ci è stata affidata,
sapendo che ciò che di buono vi è in essa verrà assunto nella
festa del cielo. Insieme a tutte le creature, camminiamo su questa
terra
cercando Dio, perché se il mondo ha un principio ed è stato creato,
cerca chi lo ha creato, cerca chi gli ha dato inizio, colui che è il
suo Creatore.
Camminiamo
cantando! Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo
pianeta non ci tolgano la gioia della speranza."
(Papa
Francesco, Laudato
sii,
243-245)
-
Come
guardiamo al futuro del mondo: come cittadini, come consumatori?
Cosa facciamo per consegnare alle nuove generazioni un mondo più
bello di quello che abbiamo ricevuto?
I
vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze,
affanni della vita
Il
grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente
offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce
dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri
superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si
chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non
entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si
gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l'entusiasmo
di fare il bene.
(Papa
Francesco,
Evangelii Gaudium
2)
-
Vediamo
in noi e attorno a noi questi rischi? Come reagiamo?
-
Abbiamo
al contrario conosciuto persone
che
anche in mezzo alle preoccupazioni hanno conservato la gioia, che
dopo incomprensioni e insuccessi non si sono inacidite, che pur
nella fatica hanno continuato ad amare, che pur nel dolore non hanno
perso la speranza? Qual è stato il loro segreto?
Vegliate in ogni momento pregando
È
tanto importante la preghiera. Pregare con le preghiere che tutti noi
sappiamo da bambini, ma anche pregare con le nostre parole. Pregare
il Signore: "Signore, aiutami, consigliami, cosa devo fare
adesso?". E con la preghiera facciamo spazio, affinché lo Spirito
venga e ci aiuti in quel momento, ci consigli su quello che tutti noi
dobbiamo fare.
Nessuno,
nessuno, se ne accorge quando noi preghiamo nel bus, nella strada:
preghiamo in silenzio col cuore. Approfittiamo di questi momenti per
pregare, pregare perché lo Spirito ci dia il dono del consiglio.
(Papa
Francesco, Udienza)
Ripensiamo
ad alcune veglie importanti nella nostra vita: vicino a un bambino
che piange, a un ammalato, per aspettare qualcuno che torna, per
stare vicino ad una persona amata, per attendere assieme un
nuovo anno, per guardare le stelle, per pregare nella notte, per
celebrare con la nostra comunità il Natale o la Pasqua...
-
Come
facciamo a vegliare in ogni momento pregando? Scambiamoci qualche
consiglio pratico, raccontiamoci come riusciamo a ritagliarci
qualche momento per il Signore, come la preghiera apre, accompagna o
chiude le nostre giornate, come ci dà forza, speranza, libertà in
mezzo alle prove...
Comparire davanti al Figlio
dell'uomo
-
Tutti
ci presenteremo davanti al tribunale di Dio
(Rm 14,10).
Ci
pensiamo mai? Ci fa paura o ci rende liberi e lieti sapere che alla
fine l'ultima parola sulla nostra vita e sull'intera avventura
umana l'avrà Lui?
-
In
che misura ci aiuta la preghiera della liturgia domenicale? Siamo
consapevoli che partecipando all'eucaristia ci inseriamo nella
grande attesa del ritorno del Signore di tutta la storia e di ogni
uomo?
Al
suo primo avvento nell'umiltà della nostra natura umana egli
portò a compimento la promessa antica, e ci aprì la via della
eterna
salvezza.
Verrà
di nuovo nello splendore della gloria, e ci chiamerà a
possedere il regno promesso che ora osiamo sperare vigilanti
nell'attesa.
(Prefazio
Avvento, I)
Preghiamo
il Vangelo
Sei
venuto nell'umiltà della nostra condizione umana
Verrai
un giorno con potenza e gloria grande
Ora
vieni incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo
Sei
il principio e la fine, sei il compimento della creazione
Sei
il termine ultimo di ogni attesa
Plachi
ogni tempesta, sei la pace oltre ogni angoscia
Vinci
ogni paura, sei certezza oltre ogni ansia
Sei
speranza nella sofferenza
Sei
forza negli sconvolgimenti della storia
Con
te i nostri cuori non si appesantiscono
Con
te, possiamo camminare a testa alta
Con
te, riusciamo a leggere i segni dei tempi
Te
attendiamo nella preghiera
Te
vegliamo nella notte.
Vieni,
Signore Gesù.
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