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Dal Vangelo di domenica 6 dicembre PDF Stampa
09-12-2015
2a Domenica di Avvento
"Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio"
Preghiamo insieme: O Dio, grande nell'amore, che chiami gli umili alla luce gloriosa del tuo regno, raddrizza nei nostri cuori i tuoi sentieri, spiana le alture della superbia e preparaci a celebrare con fede ardente la venuta del nostro Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio.

Ascoltiamo la Parola
Dal Vangelo secondo Luca (3,1-6)
Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:
Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! 5Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. 6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

Che ci sta a fare questo lungo elenco di regioni e governatori? Perché Luca ogni tanto ci fa prendere in mano la cartina della Terra santa, allargando poi il suo obiettivo a tutto l'Impero romano?
Con questo quadretto storico-politico, Luca ci ricorda la storicità, la drammaticità, l'universalità del mistero dell'Incarnazione: la parola di Dio è scesa veramente in terra, non in un mondo di fiabe, del c'era una volta, ma nel nostro mondo. Nel mondo di Caifa ed Erode, nella nostra storia piena di ingiustizie e violenze, sulle nostre strade tortuose e impervie. In un luogo e tempo determinati ma per raggiungere ogni uomo di ogni luogo e in ogni tempo e offrire chiamata alla conversione, perdono, salvezza.

Meditiamo il Vangelo
Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare

  • Qual è la "cartina" della nostra fede, in quali spazi si è sviluppato il nostro dialogo con Dio?
"Tutto l'universo materiale è un linguaggio dell'amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio. La storia della propria amicizia con Dio si sviluppa sempre in uno spazio geografico che diventa un segno molto personale, e ognuno di noi conserva nella memoria luoghi il cui ricordo gli fa tanto bene."
(Papa Francesco, Laudato sii, 84)

  • Crediamo che Dio ci chiama anche attraverso le vicende, i bisogni, le inquietudini del nostro tempo, il cammino della nostra Chiesa?
  • Essere cristiani qui e ora in Romagna nel 2015, quali opportunità racchiude, quali ostacoli comporta, a quali responsabilità chiama?

La parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel desert
o
Ancora una volta Dio ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili (1,52). E ha mandato la sua parola non nei palazzi dei potenti ma sul figlio di un sacerdote di provincia, che è cresciuto e si è fortificato interiormente nella sobrietà e nel silenzio del deserto (cfr 1,80).
"La spiritualità cristiana propone una crescita nella sobrietà e una capacità di godere con poco. quelli che gustano di più e vivono meglio ogni momento sono coloro che smettono di beccare qua e là, cercando sempre quello che non hanno, e sperimentano ciò che significa apprezzare ogni persona ed ogni cosa, imparano a familiarizzare con le realtà più semplici e ne sanno godere. In questo modo riescono a ridurre i bisogni insoddisfatti e diminuiscono la stanchezza e l'ansia. Si può aver bisogno di poco e vivere molto, soprattutto quando si è capaci di dare spazio ad altri piaceri e si trova soddisfazione negli incontri fraterni, nel servizio, nel mettere a frutto i propri carismi, nella musica e nell'arte, nel contatto con la natura, nella preghiera."
(Papa Francesco, Laudato sii 222,223)

  • Cosa vuol dire fare deserto in questo Avvento? Quali i Giovanni Battista che oggi ci invitano al silenzio, alla cura della vita interiore, all'ascolto umile della parola di Dio, ad uno stile di vita più sobrio?

Un battesimo di conversione per il perdono dei peccati
Nel mondo di allora e nel mondo di oggi, il cambiamento più urgente, la rivoluzione più efficace è la propria conversione. L'invito ad accogliere e chiedere il perdono di Dio risuona nella predicazione del Battista, attraversa tutto il vangelo di Luca - lo scriba della misericordia di Dio - e giunge forte fino a noi con l'inizio del Giubileo della Misericordia il prossimo 8 dicembre.
È triste dover vedere come l'esperienza del perdono nella nostra cultura si faccia sempre più diradata. Perfino la parola stessa in alcuni momenti sembra svanire. Senza la testimonianza del perdono, tuttavia, rimane solo una vita infeconda e sterile, come se si vivesse in un deserto desolato. È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dell'annuncio gioioso del perdono. (Papa Francesco, Misericordiae vultus 10)

  • Quando abbiamo toccato con mano la potenza della misericordia di Dio? Quando la parola di Dio ci ha toccato il cuore e ci ha fatto vedere meglio i nostri peccati? Quando abbiamo sentito il desiderio e la necessità di confessarci, la speranza di poter cambiare, la possibilità di poter ricominciare?
  • Quali difficoltà e resistenze incontriamo sul tema del perdono?
  • Come rispondiamo, anche come parrocchia, alle tante provocazioni che papa Francesco ci sta offrendo su questo tema?

Per essere sempre più capaci di misericordia e di rinnovamento trasfigurante occorre:....Porsi in stato di pellegrinaggio, avente come meta la conversione, attraverso varie tappe, come: partecipazione al sacramento della Penitenza o Riconciliazione, specie in occasione dell'iniziativa "24 ore per il Signore" nel venerdì e nel sabato che precedono la IV domenica di Quaresima
(vescovo, Misericordiosi come il Padre, pag.12)

Ogni burrone sarà riempito...
Con capi come Erode, Pilato, Anna e Caifa c'erano tanti burroni da colmare e tanti monti da abbassare, ma anche oggi quanti squilibri!

  • Ma ne siamo consapevoli? Vediamo ogni tanto la realtà dalla parte di chi è nel burrone, dei poveri, dei profughi che scappano dalle guerre, degli esclusi? Cosa stiamo facendo per ristabilire giustizia e per fare uguaglianza?

Le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate...
La strada della vita si fa spesso complicata, impervia sia per i giovani sia per le famiglie e per gli anziani: percorsi tortuosi e difficili nel campo della scuola e del lavoro, degli affetti e della scelta del proprio stato di vita, frane che interrompono strade in apparenza tranquille, crisi che ti fanno perdere l'orientamento, ostacoli che ti mandano "in tilt", obbligandoti a ritornare al punto di partenza.

  • In questi momenti chi ci ha aiutato, chi ci ha mostrato che Dio scrive dritto sulle righe storte?
  • Quali risorse o competenze abbiamo in famiglia, in parrocchia, in associazione, per stare vicino a chi sta percorrendo vie troppo faticose?

Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio
Dio vuole salvare tutto l'uomo e tutti gli uomini. Per questo Luca va a scomodare perfino Tiberio, rappresentante della grande storia di Roma; per questo Giovanni non fonda nel deserto una setta di puri, ma rivolge a tutti il suo invito alla conversione. Per questo Gesù invierà i suoi testimoni fino agli estremi confini della terra (At 1,8).

  • Ci aiutiamo ad avere, come Luca, uno sguardo universale, a tenere gli occhi aperti sul nostro piccolo - grande mondo? Ad essere veramente "cattolici", a sentirci parte di un disegno di salvezza, di una Chiesa, di una evangelizzazione che vuole arrivare ad ogni uomo?
  • Crediamo davvero che Dio è venuto per ogni uomo, che non scarta nessuno? Denunciamo chiusure, razzismi, discriminazioni? Allarghiamo gli orizzonti ad altri paesi, ad altre culture?
  • Cerchiamo nella società il bene comune di tutti, la collaborazione di tutti e non solo gli interessi della nostra parte, la rivendicazione dei nostri diritti?

Preghiamo la Parola
Sei Dio che viene nella storia - Sei la Parola che entra nel mondo
Sei l'eterno che riempie il tempo, sei il santo che viene tra i peccatori
Sei il principe della Pace che viene nella nostra storia travagliata e violenta
Abbatti i potenti dai troni e innalzi gli umili
Sei vero uomo come noi, hai condiviso la nostra condizione umana
Sei la via di Dio tra gli uomini
Colmi le valli della disperazione e del peccato
Abbassi i monti della presunzione e dell'orgoglio,
Raddrizzi le nostre vie storte
Chiami a conversione, perdoni i peccati
Ti sei fatto precedere da Giovanni
Ci mandi al mondo intero
Sei l'unico salvatore dell'uomo
Sei venuto per tutti gli uomini di tutti i tempi
Continui a farti vicino ad ogni uomo
Doni a tutti di venire in contatto con la tua Pasqua.
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