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Vangelo della Presentazione al tempio di Gesù |
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02-02-2016 |
SIMEONE
E ANNA
-
Simeone
aspettava il conforto di Israele:
non si è ancora stancato di attendere, la sua speranza non è venuta
meno, i suoi desideri non si sono affievoliti. Forse, con l'età, ha
imparato a distinguere vere e false speranze, ha capito che solo
l'incontro con Dio può colmare il cuore dell'uomo. Ho più speranze
o più rimpianti? Mi sento in attesa dell'incontro con Dio? Sento il
bisogno anche alla mia età di formazione umana e spirituale? Credo
che per me, il bello debba ancora venire?
-"Mosso
dallo Spirito, si recò al tempio ... "
Simeone
si dà una mossa, va incontro al
Signore
in modo attivo, sente di avere anche lui qualcosa di importante da
dire. Simeone prende
fra le braccia Gesù.
La terza età, coi suoi problemi e i suoi doni, è un'età adatta per
abbracciare o ri-abbracciare Cristo e riscoprirlo come Salvatore. E'
ancora un'età adatta per gli abbracci, per i gesti di tenerezza, di
delicatezza, di attenzione discreta, di accoglienza. Nel nostro mondo
che corre molto, che non ha tempo, che vive spesso rapporti
affrettati e funzionali, la terza età può essere davvero
un'occasione per tornare a curare la qualità dei rapporti, per
tornare ad "avere tempo".
-"
... i miei occhi hanno visto la tua salvezza".
Gli
occhi stanchi di Simeone riescono però a riconoscere Dio e la sua
salvezza in un bambino di quaranta
giorni.
Ripensando alla mia vita, a tutto quello che ho visto, per cosa posso
dire: "i
miei occhi hanno visto la tua salvezza"? Aiuto
i più giovani a guardare la vita con gli occhi grati della fede, a
riconoscere il Signore nelle piccole cose?
-"Simeone
li benedisse ... "
Bello questo incontro, questo dialogo tra un vecchio, un bambino e
due giovani sposi! Come vivo il dialogo con le altre generazioni?
Cosa dono, cosa ricevo? Quali le difficoltà? Conosco qualche giovane
famiglia della mia parrocchia o della mia associazione, i ragazzi, i
giovani, i catechisti? Prego per loro?
-"Egli
è segno di contraddizione ... anche a te una spada trafiggerà
l'anima"
Finora
Maria ha solo sentito annunci di gioia su suo Figlio. Simeone è il
primo che le dice con sincerità e realismo che non saranno tutte
rose e fiori . Da anziano, è un uomo che conosce la vita con le sue
fatiche e ha visto quanto la verità incontri spesso ostacoli,
rifiuti, incomprensioni. Senza cadere nel pessimismo o fare l'uccello
del malaugurio, aiuto la mia comunità e soprattutto i più giovani a
smascherare il male e ad affrontare con realismo e coraggio le
difficoltà della vita?
Anna
-
"Figlia di Fanuele, della tribù di Aser ... "
Anna appartiene ad una famiglia, ad una tribù, ad un popolo, ad una
storia che è iniziata prima di lei; è una donna ben radicata nel
suo passato. Essere anziani vuol dire anche questo: aver salde radici
nella storia e poter quindi aiutare le nuove generazioni a ritrovare
le radici; a non perdere la memoria storica. Parlo con i più giovani
del mio passato, della storia che ho vissuto, delle figure
significative di laici e sacerdoti che ho incontrato?
-
"Era molto avanzata in età ... aveva ottantaquattro anni ".
Ottantaquattro anni sono una bella età anche oggi, che la vita media
si è allungata ... Ai tempi di Gesù lo erano ancora di più. Penso
mai all'anzianità come ad un dono che mi è stato dato, un talento
prezioso da spendere, un'età che non tutti hanno la fortuna di
raggiungere e che può essere ancora ricca di bene, feconda?
-
"Non si
allontanava
mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere".
Anna è arrivata al termine del suo cammino insieme al Signore, non
ha smesso di pregare, non ha perso la voglia di lodare Dio, di andare
al tempio. Le prove della vita e gli anni, invece di intiepidire,
hanno purificato la sua fede ed ora, quasi al termine del suo
cammino, può ripetere con Paolo: "ho
combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho
conservato la fede " (2Tm
4,7). Posso dire anch'io: "ho
combattuto la buona battaglia, ha conservato la fede"?
Qual è la storia della mia fede? Quali i momenti di prova e di
crescita? Chi mi ha sostenuto, chi mi ha dato la forza per continuare
a servire Dio? Sto aiutando qualcuno nel suo cammino della fede?
-
"Parlava del bambino"
E'
giusto sottolineare questo parlare della donna. Si trovano anziani
taciturni e, quando desiderano parlare, non sempre trovano
l'interlocutore paziente e sollecito. Altre volte la parola non
vorrebbe mai conoscere riposo. L'essenziale è che non manchi la
parola che edifica, la parola che fa conoscere e amare il Signore.
Dice san Paolo: "Le
donne anziane si comportino in maniera degna dei credenti, non siano
maldicenti ...
Sappiano
piuttosto insegnare il bene" (Tt
2,3-5) Come sono le mie parole? So trovare parole che confortano,
parole vere che orientano, parole di speranza che incoraggiano,
parole che calmano e rallegrano i cuori, parole che fanno vivere,
parole che sono un'eco della sua Parola e parlano di Lui?
Signore
vieni a mettere qualcosa di nuovo in me, al posto di quanto a poco a
poco viene meno con il passare degli anni.
Metti
in me un amore più grande, una semplicità più serena, una
delicatezza più profonda.
Al
posto dell'entusiasmo metti in me un sorriso di bontà per tutti;
aiutami a comprendere il mio prossimo; a interessarmi dei suoi
problemi e a non essere mai una nuvola nera che rattrista, ma una
luce discreta che rallegra.
Fa
che la memoria mi permetta di ricordare le cose più belle e più
buone che ci sono nella vita, così da farne parte agli altri e
godere della loro gioia.
Fa,
o Signore, che la mia fede non venga mai meno e che io sappia
umilmente e discretamente testimoniare con la vita. Amen
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