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Dal Vangelo di domenica 21 agosto |
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20-08-2016 |
Un
tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché
molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno... »
Questa
porta è Gesù stesso (cfr Gv
10,9). Lui è il passaggio per la salvezza. Lui ci conduce al Padre.
E la porta che è Gesù non è mai chiusa, questa porta non è mai
chiusa, è aperta sempre e a tutti, senza distinzione, senza
esclusioni, senza privilegi. Perché, sapete, Gesù non esclude
nessuno. Qualcuno di voi forse potrà dirmi: "Ma, Padre,
sicuramente io sono escluso, perché sono un gran peccatore: ho fatto
cose brutte, ne ho fatte tante, nella vita". No, non sei escluso!
Precisamente per questo sei il preferito, perché Gesù preferisce il
peccatore, sempre, per perdonarlo, per amarlo. Gesù ti sta
aspettando per abbracciarti, per perdonarti. Non avere paura: Lui ti
aspetta. Animati, fatti coraggio per entrare per la sua porta. Tutti
sono invitati a varcare questa porta, a varcare la porta della fede,
ad entrare nella sua vita, e a farlo entrare nella nostra vita,
perché Lui la trasformi, la rinnovi, le doni gioia piena e duratura.
Al
giorno d'oggi passiamo davanti a tante porte che invitano ad
entrare promettendo una felicità che poi noi ci accorgiamo che dura
un istante soltanto, che si esaurisce in se stessa e non ha futuro.
Ma io vi domando: noi per quale porta vogliamo entrare? E chi
vogliamo far entrare per la porta della nostra vita? Vorrei dire con
forza: non abbiamo paura di varcare la porta della fede in Gesù, di
lasciarlo entrare sempre di più nella nostra vita, di uscire dai
nostri egoismi, dalle nostre chiusure, dalle nostre indifferenze
verso gli altri.
Certo
quella di Gesù è una porta stretta, non perché sia una sala di
tortura. No, non per quello! Ma perché ci chiede di aprire il nostro
cuore a Lui, di riconoscerci peccatori, bisognosi della sua salvezza,
del suo perdono, del suo amore, di avere l'umiltà di accogliere la
sua misericordia e farci rinnovare da Lui. Gesù nel Vangelo ci dice
che l'essere cristiani non è avere un'«etichetta»! Io domando
a voi: voi siete cristiani di etichetta o di verità? E ciascuno si
risponda dentro! Non cristiani, mai cristiani di etichetta! Cristiani
di verità, di cuore. Essere cristiani è vivere e testimoniare la
fede nella preghiera, nelle opere di carità, nel promuovere la
giustizia, nel compiere il bene. Per la porta stretta che è Cristo
deve passare tutta la nostra vita.
Alla
Vergine Maria, Porta
del Cielo,
chiediamo che ci aiuti a varcare la porta della fede, a lasciare che
il suo Figlio trasformi la nostra esistenza come ha trasformato la
sua per portare a tutti la gioia del Vangelo.
(papa
Francesco, Angelus)
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