11-10-2016 |
Sabato 8 ottobre la famiglia rom ospitata in parrocchia si è trasferita in una abitazione in città, messa a disposizione da un privato.
A conclusione di questa permanenza, desideriamo ringraziare tutta la nostra comunità e quanti hanno contribuito col tempo, con le competenze, con un aiuto, con un saluto, con la pazienza, con la critica costruttiva a questa esperienza, condividendo tratti di strada anche molto faticosi.
In questi tre anni, abbiamo accompagnato nella malattia una anziana signora invalida che è venuta a mancare lo scorso gennaio, abbiamo avuto la gioia di una nuova nascita di un bambino che ora ha un anno e muove i primi passi, le due bambine stanno frequentando con profitto l'asilo e la scuola elementare, si sono fatti significativi passi avanti nella regolarizzazione dei documenti, nell'accesso alle cure e nel sostegno scolastico.
Dal punto di vista economico, – lo vogliamo dire ancora una volta – questo percorso è stato sostenuto, per la massima parte, dalle offerte di quanti hanno preso a cuore questa famiglia.
In questi tre anni, infatti, la parrocchia ha sovvenzionato solo le utenze della luce e dell'acqua, ricevendo contributi dalla Caritas e da alcuni privati cittadini, non solo di questa comunità parrocchiale.
Ora il nuovo passo, dopo essere passati dalla strada a un pulmino a due roulottes, a un camper.
Un passo da tempo auspicato e ora reso possibile: l'ingresso in una casa privata. È una opportunità che apre la strada alla richiesta della residenza e quindi alla possibilità di un lavoro in regola.
Certamente rimangono aspetti problematici e ulteriori passi da fare. Per questo anche nel futuro, come è avvenuto per tutto questo lungo periodo, la famiglia continuerà ad essere seguita da volontari.
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