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Dal Vangelo di domenica 20 novembre |
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18-11-2016 |
Uno dei malfattori disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
Gli rispose: «In
verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». (Lc
23,42-43)
Gesù,
Re crocifisso
Per
i capi religiosi sei un falso messia
Per
i rappresentanti del potere sei un re insignificante, perdente
Per
uno dei malfattori non servi a niente, non salvi nessuno
Gesù,
Salvatore deriso, insultato e contestato, oggi come allora
Che
potere hai? Che salvezza doni?
Gesù,
re crocifisso<
Il
tuo regno non è di questo mondo
Il
tuo potere non si esercita con l'amore, con il perdono, non
dominando ma attraendo
La
tua regalità si manifesta non salvando te stesso ma salvando noi
La
tua giustizia si mostra offrendo la tua vita, innocente per i
peccatori, giusto per gli ingiusti
Gesù,
regna nei nostri cuori e nella nostra vita
Gesù,
donaci fiducia e abbandono in te
Gesù,
facci sentire la forza della preghiera
Gesù,
mostraci la potenza della tua misericordia
Gesù,
apri il nostro cuore al pentimento e alla conversione
Gesù,
rendici attenti ai nostri fratelli crocifissi
Gesù,
aiutaci a prendere la nostra croce ogni giorno, a perdere la nostra
vita per salvarla
Gesù,
ricordati di noi adesso e nell'ora della nostra morte
Cristo
è il
centro della storia dell'umanità, e anche il centro della storia
di ogni uomo. A Lui possiamo riferire le gioie e le speranze, le tristezze e le
angosce di cui è intessuta la nostra vita. Quando Gesù è al
centro, anche i momenti più bui della nostra esistenza si
illuminano, e ci dà speranza, come avviene per il buon ladrone nel
Vangelo di oggi.
Mentre
tutti gli altri si rivolgono a Gesù con disprezzo - "Se tu sei
il Cristo, il Re Messia, salva te stesso scendendo dal patibolo!" -
quell'uomo, che ha sbagliato nella vita, alla fine si aggrappa
pentito a Gesù crocifisso implorando: «Ricordati di me, quando
entrerai nel tuo regno».
E
Gesù gli promette: «Oggi con me sarai nel paradiso»: il suo Regno.
Gesù pronuncia solo la parola del perdono, non quella della
condanna; e quando l'uomo trova il coraggio di chiedere questo
perdono, il Signore non lascia mai cadere una simile richiesta. Oggi
tutti noi possiamo pensare alla nostra storia, al nostro cammino.
Ognuno di noi ha la sua storia; ognuno di noi ha anche i suoi sbagli,
i suoi peccati, i suoi momenti felici e i suoi momenti bui. Ci farà
bene, in questa giornata, pensare alla nostra storia, e guardare
Gesù, e dal cuore ripetergli tante volte, ma con il cuore, in
silenzio, ognuno di noi: "Ricordati di me, Signore, adesso che sei
nel tuo Regno! Gesù, ricordati di me, perché io ho voglia di
diventare buono, ho voglia di diventare buona, ma non ho forza, non
posso: sono peccatore, sono peccatore. Ma ricordati di me, Gesù! Tu
puoi ricordarti di me, perché Tu sei al centro, Tu sei proprio nel
tuo Regno!". Che bello! Facciamolo oggi tutti, ognuno nel suo
cuore, tante volte. "Ricordati di me, Signore, Tu che sei al
centro, Tu che sei nel tuo Regno!".
La
promessa di Gesù al buon ladrone ci dà una grande speranza: ci dice
che la grazia di Dio è sempre più abbondante della preghiera che
l'ha domandata. Il Signore dona sempre di più, è tanto generoso,
dona sempre di più di quanto gli si domanda: gli chiedi di
ricordarsi di te, e ti porta nel suo Regno! Gesù è proprio il
centro dei nostri desideri di gioia e di salvezza. Andiamo tutti
insieme su questa strada!
(papa
Francesco)
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