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Dal Vangelo di domenica 18 dicembre |
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16-12-2016 |
Così
fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di
Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per
opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo
giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in
segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli
apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe,
figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa.
Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo;
ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti
salverà il suo popolo dai suoi peccati». (Mt 1,18-21)
Giuseppe
e Maria vivevano a Nazareth; non abitavano ancora insieme, perché il
matrimonio non era ancora compiuto. In quel frattempo, Maria, dopo
aver accolto l'annuncio dell'Angelo, divenne incinta per opera
dello Spirito Santo. Quando Giuseppe si accorge di questo fatto, ne
rimane sconcertato. Il Vangelo non spiega quali fossero i suoi
pensieri, ma ci dice l'essenziale: egli cerca di fare la volontà
di Dio ed è pronto alla rinuncia più radicale. Invece di difendersi
e di far valere i propri diritti, Giuseppe sceglie una soluzione che
per lui rappresenta un enorme sacrificio. E il Vangelo dice: «Poiché
era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di
ripudiarla in segreto»
Questa
breve frase riassume un vero e proprio dramma interiore, se pensiamo
all'amore che Giuseppe aveva per Maria! Ma anche in una tale
circostanza, Giuseppe intende fare la volontà di Dio e decide,
sicuramente con gran dolore, di congedare Maria in segreto. Bisogna
meditare su queste parole, per capire quale sia stata la prova che
Giuseppe ha dovuto sostenere nei giorni che hanno preceduto la
nascita di Gesù. Una prova simile a quella del sacrificio di Abramo,
quando Dio gli chiese il figlio Isacco (cfr Gen
22): rinunciare alla cosa più preziosa, alla persona più amata.
Ma,
come nel caso di Abramo, il Signore interviene: ha trovato la fede
che cercava e apre una via diversa, una via di amore e di felicità:
«Giuseppe - gli dice - non temere di prendere con te Maria, tua
sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito
Santo».
Questo
Vangelo ci mostra tutta la grandezza d'animo di san Giuseppe. Egli
stava seguendo un buon progetto di vita, ma Dio riservava per lui un
altro disegno, una missione più grande. Giuseppe era un uomo che
dava sempre ascolto alla voce di Dio, profondamente sensibile al suo
segreto volere, un uomo attento ai messaggi che gli giungevano dal
profondo del cuore e dall'alto. Non si è ostinato a perseguire
quel suo progetto di vita, non ha permesso che il rancore gli
avvelenasse l'animo, ma è stato pronto a mettersi a disposizione
della novità che, in modo sconcertante, gli veniva presentata. E'
così, era un uomo buono. Non odiava, e non ha permesso che il
rancore gli avvelenasse l'animo. Ma quante volte a noi l'odio,
l'antipatia pure, il rancore ci avvelenano l'anima! E questo fa
male. Non permetterlo mai: lui è un esempio di questo. E così,
Giuseppe è diventato ancora più libero e grande. Accettandosi
secondo il disegno del Signore, Giuseppe trova pienamente se stesso,
al di là di sé. Questa sua libertà di rinunciare a ciò che è
suo, al possesso sulla propria esistenza, e questa sua piena
disponibilità interiore alla volontà di Dio, ci interpellano e ci
mostrano la via.
Ci
disponiamo allora a celebrare il Natale contemplando Maria e
Giuseppe: Maria, la donna piena di grazia che ha avuto il coraggio di
affidarsi totalmente alla Parola di Dio; Giuseppe, l'uomo fedele e
giusto che ha preferito credere al Signore invece di ascoltare le
voci del dubbio e dell'orgoglio umano. Con loro, camminiamo insieme
verso Betlemme (papa Francesco)
Gesù,
Figlio di Dio, Dio con noi
Gesù,
figlio d Davide
Gesù,
salvatore
Gesù,
figlio del carpentiere
- Aumenta
la nostra fede
-
Insegnaci
a fidarci del disegno di Dio
- Aiutaci
a riconoscere l'opera del tuo Spirito
-
Fa'
che ascoltiamo oggi la tua parola
Insegnaci
la tua giustizia più grande
Aprici
ad accoglienze più generose
Vinci
i nostri timori
Illuminaci
nelle scelte difficili
Mostraci
la tua strada quando vediamo solo vicoli ciechi
- Fa'
che ti amiamo non a parole ma coi fatti
-
Santifica
il nostro lavoro
Dilata
il nostro cuore
-
Benedici
le nostre famiglie
- Dona
unità, pace e spirito missionario alle nostre parrocchie e
associazioni
- Resta
con noi tutti i giorni
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