|
|
|
Dal Vangelo di domenica 22 gennaio |
|
|
20-01-2017 |
Quando
Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella
Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva
del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si
compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra
di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il
Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di
morte una luce è sorta».
Da
allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché
il regno dei cieli è vicino».
Mentre
camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone,
chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in
mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi
farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo
seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di
Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo
loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito
lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Gesù
percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e
di infermità nel popolo.
(Mt
4,12-23)
Il
Vangelo di questa domenica racconta gli inizi della vita pubblica di
Gesù nelle città e nei villaggi della Galilea. La sua missione non
parte da Gerusalemme, cioè dal centro religioso, centro anche
sociale e politico, ma parte da una zona periferica, una zona
disprezzata dai giudei più osservanti, a motivo della presenza in
quella regione di diverse popolazioni straniere; per questo il
profeta Isaia la indica come «Galilea delle genti» (Is
8,23).
E'
una terra di frontiera, una zona di transito dove si incontrano
persone diverse per razza, cultura e religione. La Galilea diventa
così il luogo simbolico per l'apertura del Vangelo a tutti i
popoli. Da questo punto di vista, la Galilea assomiglia al mondo di
oggi: compresenza di diverse culture, necessità di confronto e
necessità di incontro. Anche noi siamo immersi ogni giorno in una
"Galilea delle genti", e in questo tipo di contesto possiamo
spaventarci e cedere alla tentazione di costruire recinti per essere
più sicuri, più protetti. Ma Gesù ci insegna che la Buona Novella,
che Lui porta, non è riservata a una parte dell'umanità, è da
comunicare a tutti. È un lieto annuncio destinato a quanti lo
aspettano, ma anche a quanti forse non attendono più nulla e non
hanno nemmeno la forza di cercare e di chiedere.
Partendo
dalla Galilea, Gesù ci insegna che nessuno è escluso dalla salvezza
di Dio, anzi, che Dio preferisce partire dalla periferia, dagli
ultimi, per raggiungere tutti. Ci insegna un metodo, il suo metodo,
che però esprime il contenuto, cioè la misericordia del Padre. Ogni
cristiano e ogni comunità discernerà quale sia il cammino che il
Signore chiede, però tutti siamo invitati ad accettare questa
chiamata. Uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di
raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del
Vangelo
Gesù
comincia la sua missione non solo da un luogo decentrato, ma anche da
uomini che si direbbero, così si può dire, "di basso profilo".
Per scegliere i suoi primi discepoli e futuri apostoli, non si
rivolge alle scuole degli scribi e dei dottori della Legge, ma alle
persone umili e
alle persone semplici, che si preparano con impegno alla venuta del
Regno di Dio. Gesù va a chiamarli là dove lavorano, sulla riva del
lago: sono pescatori. Li chiama, ed essi lo seguono, subito. Lasciano
le reti e vanno con Lui: la loro vita diventerà un'avventura
straordinaria e affascinante.
Cari
amici e amiche, il Signore chiama anche oggi! Il Signore passa per le
strade della nostra vita quotidiana. Anche oggi in questo momento,
qui, il Signore passa per la piazza. Ci chiama ad andare con Lui, a
lavorare con Lui per il Regno di Dio, nelle "Galilee" dei nostri
tempi. Ognuno di voi pensi: il Signore passa oggi, il Signore mi
guarda, mi sta guardando! Cosa mi dice il Signore? E se qualcuno di
voi sente che il Signore gli dice "seguimi" sia coraggioso, vada
con il Signore. Il Signore non delude mai. Sentite nel vostro cuore
se il Signore vi chiama a seguirlo. Lasciamoci raggiungere dal suo
sguardo, dalla sua voce, e seguiamolo! Perché la gioia del Vangelo
giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva
della sua luce.
Papa
Francesco, Angelus
Preghiamo
-
Gesù, che hai posto la tua dimora in mezzo a noi
-
Gesù, che hai abitato a Cafarnao
-
Gesù, che hai percorso le città e i villaggi della Galilea
-
Gesù, luce nelle tenebre
-
Gesù, che hai preso le nostre infermità e ti sei addossato le
nostre malattie
-
Gesù, che rendi vicino Dio
-
Gesù, che annunci la buona novella del regno
-
Gesù che chiami a conversione
-
Gesù, che passi ancora nella nostra vita
-
Gesù che chiami per nome
-
Gesù, che coinvolgi nella tua missione
-
Gesù che ci chiami e ci mandi nelle periferie della vita e della
storia
|
|
|
|
Aprile 2024 |
|
|
|
Prossimi eventi |
Nessun evento in calendario |
|
|
|
|