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11 FEBBRAIO - GIORNATA DEL MALATO |
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08-02-2017 |
IL
MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO
Desidero
esprimere la mia vicinanza a tutti voi, fratelli e sorelle che vivete
l'esperienza della sofferenza, e alle vostre famiglie; come pure il
mio apprezzamento a tutti coloro che, nei diversi ruoli e in tutte le
strutture sanitarie sparse nel mondo, operano con competenza,
responsabilità e dedizione per il vostro sollievo, la vostra cura e
il vostro benessere quotidiano. Desidero incoraggiarvi tutti, malati,
sofferenti, medici, infermieri, familiari, volontari, a contemplare
in Maria, Salute
dei malati,
la garante della tenerezza di Dio per ogni essere umano e il modello
dell'abbandono alla sua volontà; e a trovare sempre nella fede,
nutrita dalla Parola e dai Sacramenti, la forza di amare Dio e i
fratelli anche nell'esperienza della malattia.
Come
santa Bernadette siamo sotto lo sguardo di Maria. L'umile ragazza
di Lourdes racconta che la Vergine, da lei definita "la Bella
Signora", la guardava come si guarda una persona. Queste semplici
parole descrivono la pienezza di una relazione. Bernadette, povera,
analfabeta e malata, si sente guardata da Maria come persona. La
Bella Signora le parla con grande rispetto, senza compatimento.
Questo ci ricorda che ogni malato è e rimane sempre un essere umano,
e come tale va trattato. Gli infermi, come i portatori di disabilità
anche gravissime, hanno la loro inalienabile dignità e la loro
missione nella vita e non diventano mai dei meri oggetti, anche se a
volte possono sembrare solo passivi, ma in realtà non è mai così.
Bernadette,
dopo essere stata alla Grotta, grazie alla preghiera trasforma la sua
fragilità in sostegno per gli altri, grazie all'amore diventa
capace di arricchire il suo prossimo e, soprattutto, offre la sua
vita per la salvezza dell'umanità. Il fatto che la Bella Signora
le chieda di pregare per i peccatori, ci ricorda che gli infermi, i
sofferenti, non portano in sé solamente il desiderio di guarire, ma
anche quello di vivere cristianamente la propria vita, arrivando a
donarla come autentici discepoli missionari di Cristo. A Bernadette
Maria dona
la
vocazione di servire i malati e la chiama ad essere Suora della
Carità, una missione che lei esprime in una misura così alta da
diventare modello a cui ogni operatore sanitario può fare
riferimento. Chiediamo dunque all'Immacolata Concezione la grazia
di saperci sempre relazionare al malato come ad una persona che,
certamente, ha bisogno di aiuto, a volta anche per le cose più
elementari, ma che porta in sé il suo dono da condividere con gli
altri.
Lo
sguardo di Maria, Consolatrice
degli afflitti,
illumina il volto della Chiesa nel suo quotidiano impegno per i
bisognosi e i sofferenti. I frutti preziosi di questa sollecitudine
della Chiesa per il mondo della sofferenza e della malattia sono
motivo di ringraziamento al Signore Gesù, il quale si è fatto
solidale con noi, in obbedienza alla volontà del Padre e fino alla
morte in croce, perché l'umanità fosse redenta. La solidarietà
di Cristo, Figlio di Dio nato da Maria, è l'espressione
dell'onnipotenza misericordiosa di Dio che si manifesta nella
nostra vita - soprattutto quando è fragile, ferita, umiliata,
emarginata, sofferente - infondendo in essa la forza della speranza
che ci fa rialzare e ci sostiene.
O
Maria, nostra Madre, che in Cristo accogli ognuno di noi come figlio,
sostieni l'attesa fiduciosa del nostro cuore, soccorrici nelle
nostre infermità e sofferenze, guidaci verso Cristo tuo figlio e
nostro fratello, e aiutaci ad affidarci al Padre che compie grandi
cose.
Papa Francesco
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