L'accoglienza di una coppia nigeriana con un bimbo |
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28-05-2017 |
Come
sapete la nostra parrocchia, insieme alle altre due parrocchie
dell'unità pastorale (Cappuccini e Pieve Ponte), ha voluto e si è
impegnata attivamente per realizzare l'accoglienza di una famiglia
di richiedenti protezione internazionale.
Dal
20 luglio 2016 è ospitata una coppia nigeriana con un bimbo in un
appartamento nel territorio della parrocchia dei Cappuccini.
Quando
sono arrivati il bambino aveva 6 mesi (quando ha attraversato il
Mediterraneo su un gommone aveva solo 4 mesi), a febbraio ha compiuto
un anno, ha imparato a camminare qui, sta bene e dice già alcune
parole...in italiano.
I
suoi genitori stanno imparando la nostra lingua, frequentano la
scuola di italiano di Caritas e il corso di alfabetizzazione della
lingua italiana del CPIA: in totale hanno lezione 4 giorni a
settimana.
Da
quando sono arrivati a Faenza, hanno sempre dimostrato una
grandissima voglia di integrarsi, partecipando con impegno ai corsi
di italiano e aderendo con entusiasmo a tutte le occasioni di
socializzazione che hanno avuto.
Il
papà da fine aprile sta svolgendo un tirocinio di tre mesi presso
una serra del ravennate: tutte le mattine prende il treno per Ravenna
e percorre 6 km in bicicletta. Rientra a casa la sera. È molto bravo
e solerte nel lavoro.
La
mamma tutte le mattine collabora con il piedibus della zona in cui
abita: accompagna insieme ad altri volontari i bambini della scuola
primaria lungo il percorso fino a scuola.
Inoltre
il giovedì mattina si reca in autobus a Borgo Tuliero dove affianca
le insegnanti della scuola dell'infanzia nelle attività della
giornata. I bambini si sono molto affezionati a lei e viceversa.
Al
momento la famiglia è in fase di ricorso alla decisione della
Commissione territoriale che ha negato loro la protezione
internazionale. Sono in attesa dell'udienza dal giudice del
tribunale di Bologna.
Secondo
noi, la loro presenza qui è molto preziosa, perché ci aiuta a dare
un volto alle facce che vediamo quotidianamente nei telegiornali, ci
aiuta a capire che sono delle persone di cui non avere paura, ma che
possono arricchire la nostra vita e la nostra comunità.
Diletta
Dal Pozzo
Associazione
"Farsi Prossimo" - Faenza
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