Ecco,
il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde
lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un'altra
parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra;
germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando
spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra
parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra
parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta,
il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Gesù
ci dice che i semi caduti ai bordi della strada o tra i sassi e in
mezzo alle spine non hanno portato frutto. Credo che, con onestà,
possiamo farci la domanda: Che tipo di terreno siamo, che tipo di
terreno vogliamo essere? Forse a volte siamo come la strada:
ascoltiamo il Signore, ma non cambia nulla nella nostra vita, perché
ci lasciamo intontire da tanti richiami superficiali che ascoltiamo.
O siamo come il terreno sassoso: accogliamo con entusiasmo Gesù, ma
siamo incostanti davanti alle difficoltà non abbiamo il coraggio di
andare controcorrente. Ognuno di noi risponda nel suo cuore: Ho
coraggio o sono un codardo? O siamo come il terreno con le spine: le
cose, le passioni negative soffocano in noi le parole del Signore. Ho
l'abitudine nel mio cuore di giocare in due ruoli: fare bella
figura con Dio e fare bella figura con il Diavolo? Voler ricevere la
semente di Gesù e allo stesso tempo annaffiare le spine e le erbacce
che nascono nel mio cuore? Oggi, però, io sono certo che la semente
può cadere in terra buona. Ascoltiamo questi testimoni, come la
semente è caduta in terra buona. "No, Padre, io non sono terra
buona, sono una calamità, sono pieno di sassi, di spine, di tutto".
Sì, può darsi che questo sia nella superficie, ma libera un
pezzetto, un piccolo pezzo di terra buona, e lascia che cada lì e
vedrai come germoglierà. Io so che voi volete essere terreno buono,
cristiani veramente, non cristiani part-time,
così da sembrare cristiani e, sotto sotto, non fare nulla; non
cristiani di facciata,
Dite
a Gesù: guarda, Gesù, le pietre che ci sono, guarda le spine,
guarda le erbacce, ma guarda questo piccolo pezzo di terra che ti
offro perché entri la semente. In silenzio, lasciamo entrare la
semente di Gesù. Ricordatevi di questo momento, ognuno sa il nome
della semente che è entrata. Lasciatela crescere, e Dio ne avrà
cura.
(papa
Francesco, ai giovani)