18-09-2007 |
"Non piangere!..." (Lc 7,13). Il messaggio del Vangelo è un messaggio di speranza. La fonte di questa speranza è la Pasqua di Gesù. In Lui la morte e il dolore hanno trovato un senso nell'atto di donarsi per amore. In Lui il tunnel della fine si è aperto alla luce della risurrezione e della vita nuova. I nostro vescovi ci scrivono dicendo: "Camminiamo verso il futuro con gioiosa speranza... A portare una parola di speranza agli uomini e alle donne, stretti nella morsa dell’inquietudine e del disorientamento, ... sarà la preghiera, anzitutto quella liturgica, come luogo privilegiato dell’incontro col Risorto e fonte dell'impegno dei credenti."
Le nostre lacrime possono scorrere calde davanti al Risorto. Hai mai pianto nella preghiera?
|
Attraverso la preghiera di ringraziamento, lacrime di gioia quando ho ricevuto il Santissimo per la 1° volta, quando il Signore ha benedetto il nostro matrimonio, quando ho ringraziato il Signore per la nascita dei nostri figli, quando a loro volta si sono accostati ai sacramenti della S. Comunione e della S. Cresima.
Lacrime di disperazione e poi di gioia nelle nostre preghiere di supplica e aiuto quando il Signore ci ha abbracciato nei periodi bui della nostra vita familiare.
Lacrime di dolore, quando la preghiera accompagnava il distacco terreno delle persone a noi care.
Lacrime di dolore nella preghiera di perdono per tutte le volte che ci siamo allontanati da Lui e dai suoi Insegnamenti, mettendo in evidenza tutte le nostre debolezze.
Lacrime di speranza, durante la preghiera dopo una S. Confessione molto profonda, in cui non ero mai riuscita a rivelare a nessuno, una situazione che creava un profondo turbamento, riuscendo ad aprire il cuore al perdono di Dio.