Non pensiamo solo a
quelli già beatificati o canonizzati. Lo Spirito Santo riversa santità
dappertutto nel santo popolo fedele di Dio, perché «Dio volle
santificare e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun
legame tra loro, ma volle costituire di loro un popolo, che lo
riconoscesse secondo la verità e lo servisse nella santità». Il
Signore, nella storia della salvezza, ha salvato un popolo. Non esiste
piena identità senza appartenenza a un popolo. Perciò nessuno si salva
da solo, come individuo isolato, ma Dio ci attrae tenendo conto della
complessa trama di relazioni interpersonali che si stabiliscono nella
comunità umana: Dio ha voluto entrare in una dinamica popolare, nella
dinamica di un popolo.
Mi piace vedere la santità nel popolo di
Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli,
negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei
malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. In questa
costanza per andare avanti giorno dopo giorno vedo la santità della
Chiesa militante. Questa è tante volte la santità “della porta accanto”,
di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di
Dio, o, per usare un’altra espressione, “la classe media della santità”.
Lasciamoci
stimolare dai segni di santità che il Signore ci presenta attraverso i
più umili membri di quel popolo che «partecipa pure dell’ufficio
profetico di Cristo col diffondere dovunque la viva testimonianza di
Lui, soprattutto per mezzo di una vita di fede e di carità». Pensiamo,
come ci suggerisce santa Teresa Benedetta della Croce, che mediante
molti di loro si costruisce la vera storia: «Nella notte più oscura
sorgono i più grandi profeti e i santi. Tuttavia, la corrente
vivificante della vita mistica rimane invisibile. Sicuramente gli
avvenimenti decisivi della storia del mondo sono stati essenzialmente
influenzati da anime sulle quali nulla viene detto nei libri di storia. E
quali siano le anime che dobbiamo ringraziare per gli avvenimenti
decisivi della nostra vita personale, è qualcosa che sapremo soltanto
nel giorno in cui tutto ciò che è nascosto sarà svelato».
La santità è il volto più bello della Chiesa. Ma anche fuori della Chiesa Cattolica e in ambiti molto differenti, lo Spirito suscita «segni della sua presenza, che aiutano gli stessi discepoli di Cristo». D’altra parte, san Giovanni Paolo II
ci ha ricordato che «la testimonianza resa a Cristo sino allo
spargimento del sangue è divenuta patrimonio comune di cattolici,
ortodossi, anglicani e protestanti». I martiri sono «un’eredità che parla con una voce più alta dei fattori di divisione».
(papa Francesco, Gaudete et exultate)
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