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Anche per te |
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14-04-2018 |
14.
Per essere santi non è necessario essere vescovi, sacerdoti,
religiose o religiosi. Molte volte abbiamo la tentazione di pensare
che la santità sia riservata a coloro che hanno la possibilità di
mantenere le distanze dalle occupazioni ordinarie, per dedicare molto
tempo alla preghiera. Non è così. Tutti siamo chiamati ad essere
santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza
nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova. Sei una
consacrata o un consacrato? Sii santo vivendo con gioia la tua
donazione. Sei sposato? Sii santo amando e prendendoti cura di tuo
marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un
lavoratore? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo
lavoro al servizio dei fratelli. Sei genitore o nonna o nonno? Sii
santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesù. Hai
autorità? Sii santo lottando a favore del bene comune e rinunciando
ai tuoi interessi personali.
15.
Lascia che la grazia del tuo Battesimo fruttifichi in un cammino di
santità. Lascia che tutto sia aperto a Dio e a tal fine scegli Lui,
scegli Dio sempre di nuovo. Non ti scoraggiare, perché hai la forza
dello Spirito Santo affinché sia possibile, e la santità, in fondo,
è il frutto dello Spirito Santo nella tua vita. Quando senti la
tentazione di invischiarti nella tua debolezza, alza gli occhi al
Crocifisso e digli: "Signore, io sono un poveretto, ma tu puoi
compiere il miracolo di rendermi un poco migliore". Nella Chiesa,
santa e composta da peccatori, troverai tutto ciò di cui hai bisogno
per crescere verso la santità. Il Signore l'ha colmata di doni con
la Parola, i Sacramenti, i santuari, la vita delle comunità, la
testimonianza dei santi, e una multiforme bellezza che procede
dall'amore del Signore, «come una sposa si adorna di gioielli»
(Is
61,10).
16.
Questa santità a cui il Signore ti chiama andrà crescendo mediante
piccoli gesti. Per esempio: una signora va al mercato a fare la
spesa, incontra una vicina e inizia a parlare, e vengono le critiche.
Ma questa donna dice dentro di sé: "No, non parlerò male di
nessuno". Questo è un passo verso la santità. Poi, a casa, suo
figlio le chiede di parlare delle sue fantasie e, anche se è stanca,
si siede accanto a lui e ascolta con pazienza e affetto. Ecco
un'altra offerta che santifica. Quindi sperimenta un momento di
angoscia, ma ricorda l'amore della Vergine Maria, prende il rosario
e prega con fede. Questa è un'altra via di santità. Poi esce per
strada, incontra un povero e si ferma a conversare con lui con
affetto. Anche questo è un passo avanti.
17.
A volte la vita presenta sfide più grandi e attraverso queste il
Signore ci invita a nuove conversioni che permettono alla sua grazia
di manifestarsi meglio nella nostra esistenza «allo scopo di farci
partecipi della sua santità» (Eb
12,10). Altre volte si tratta
soltanto di trovare un modo più perfetto di vivere quello che già
facciamo: «Ci sono delle ispirazioni che tendono soltanto ad una
straordinaria perfezione degli esercizi ordinari della vita
cristiana». Quando il Cardinale Francesco Saverio Nguyên Van Thuân
era in carcere, rinunciò a consumarsi aspettando la liberazione. La
sua scelta fu: «vivo il momento presente, colmandolo di amore»; e
il modo con il quale si concretizzava questo era: «afferro le
occasioni che si presentano ogni giorno, per compiere azioni
ordinarie in un modo straordinario».
(papa Francesco, Gaudete et exultate)
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