Dal Vangelo di Domenica 15 aprile |
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17-04-2018 |
Mentre
essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo ai
discepoli e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura,
credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete
turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie
mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un
fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo
questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non
credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui
qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce
arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Fratelli
e sorelle, chiediamo la grazia di credere che Cristo è vivo, è
risorto! Questa è la nostra fede, e se noi crediamo a questo, le
altre cose sono secondarie. Questa è la nostra vita, questa è la
nostra vera gioventù. La vittoria di Cristo sulla morte, la vittoria
di Cristo sul peccato. Cristo è vivo. "Sì, sì, adesso farò la
Comunione...". Ma quando tu fai la Comunione, sei sicuro che Cristo
è vivo lì, è risorto? "Sì, è un po' di pane benedetto..."
No, è Gesù! Cristo è vivo, è risorto in mezzo a noi e se noi non
crediamo questo, non saremo mai buoni cristiani, non potremo esserlo.
"Ma
poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore".
Chiediamo al Signore la grazia che la gioia non ci impedisca di
credere, la grazia di toccare Gesù risorto: toccarlo nell'incontro
mediante la preghiera; nell'incontro mediante i sacramenti;
nell'incontro con il suo perdono che è la rinnovata giovinezza
della Chiesa; nell'incontro con gli ammalati, quando andiamo a
trovarli, con i carcerati, con quelli che sono i più bisognosi, con
i bambini, con gli anziani. Se noi sentiamo la voglia di fare
qualcosa di buono, è Gesù risorto che ci spinge a questo. E'
sempre la gioia, la gioia che ci fa giovani.
(papa
Francesco)
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