25-09-2007 |
"Non potevano avvicinarlo per la folla..." (Lc 8,19). Questa frase ci rivela innanzitutto l'assoluta dedizione di Cristo alla sua missione. Egli è tutto "delle" folle e "per" le folle. Certo cercava anche momenti di deserto per la preghiera, ma in funzione poi della missione. Ciò diventa richiamo anche per le nostre missioni "vocazionali": Dio ci ha dato una famiglia particolare, dei figli particolari, un lavoro particolare, una comunità cristiana particolare, un periodo storico particolare. Per certi versi niente di tutto questo è esattamente come lo vorremmo noi, ma contiene sempre una sorta di "mistero" che ci supera e a volta ci affatica. Eppure è lì che vogliamo porre anche la dedizione alla vita come missione. "Lasciate il mondo migliore di come l'avete trovato" diceva Baden Powell agli scuot. Tu come vorresti realizzare la realtà che ti circonda?
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Marcella Raboni , una persona coinvolta pesantemente nella sofferenza fisica scrive:
"A che ti serve la strada
se non t'accorgi di chi ti cammina accanto?
A che ti serve il sole
se non sai apprezzare la sua luce?
A che ti serve la gioia
se non vuoi dividerla con gli altri?
A che ti serve il coraggio
se non vuoi stringere i denti per lottare?
A che ti serve il sorriso
se non vuoi usarlo per cancellare il pianto?
A che ti serve la vita
se non sai capire quanto valga?
E a che ti serve l'amore se vuoi soltanto riceverne?