A volte la parrocchia sembra una semplice struttura, fatta di attività organizzative... Tutte "robe da fare". Poi la vita la si va a cercare altrove... anche quella spirituale. Certo c'è l'esigenza di avere gruppi più piccoli in cui sentire il calore della vita in Cristo. Ma penso che la parrocchia oggi può essere ancora un modo di vivere da fratelli dietro Cristo. E' qui nelle nostre relazioni quotidiane , nell' ascolto orante della Parola e nel servizio reciproco che proviamo a vivere con Gesù. E' da qui che proviamo ad aprirci al mondo per portarvi la speranza di Gesù.

La parrocchia, la immagino come un grande scialle, che copre, avvolge, ripara e riscalda tutti. Essa è formata da tanti punti intrecciati gli uni con gli altri e tutti sono importanti. Ogni punto contribuisce a rendere bello lo scialle e a far sì che sia resistente. Se uno o più punti si sciolgono si crea un buco. Perchè i punti si possono sciogliere? Può succedere perchè qualcosa fà si che venga alterato il legame che c'è fra loro! Il lavaggio, perchè lo scialle non si consumi, deve essere fatto con il detersivo giusto: quello della carità, umiltà, perdono, dialogo, condivisione....... così lo scialle rimane bello resistente e può continuare a svolgere la sua funzione. Come fare ad utilizzare sempre il detersivo giusto? Innanzitutto con la preghiera personale e comunitaria poi con il nostro impegno, inteso come un servizio rivolto a tutti. Questa è la parrocchia che vorrei sapendo che non è criticando passivamente le difficoltà e i problemi che la parrocchia incontra con pettegolezzi, ambizioni, rivalità che la aiuto ad essere comunità Eucaristica, ma rimboccandomi le maniche con pazienza umiltà e gioia, posso contribuire a renderla una grande famiglia missionaria che cerca di portare l'Amore di Cristo agli altri. Ritengo che la nostra parrocchia grazie all'impegno dei nostri sacerdoti stia utilizzando il detersivo giusto.

Ho immaginato il villaggio con la fontana al centro della piazza. E la gente che va a dissetarsi, ad ogni ora, quando ha sete, ma non solo, va anche per raccogliersi attorno ad essa ed incontrare i compaesani e magari fare due chiacchiere.
A quell'acqua possono bere tutti, anche chi passa davanti a quel villaggio.
E chi beve sente che quell'acqua è buona e fa bene e forse la vuole anche regalare.E non è un caso che quella fontana si trovi al centro della piazza del villaggio.
E noi quella fontana l'abbiamo già ricevuta come dono.