Ma che strano…di solito sono le mamme che fanno l’annuncio, che comunicano a parenti, amici, conoscenti, che diventeranno madri, ma qui le cose sono ribaltate.
E di cosa mi stupisco, non è affatto strano, succede spesso nel Vangelo che le cose non vadano secondo la nostra logica.
È questo che mi è sempre piaciuto di questo Vangelo, il pensiero che tutti i nostri begli annunci, i nostri avvenimenti, i nostri programmi, non siano davvero nostri, o almeno non solo nostri. Spesso ci dimentichiamo da dove veramente siano nati. Quando pensiamo di aver fatto, realizzato, concretizzato, dovremmo voltarci indietro, anzi guardare in alto, e sorridere al nostro più grande aiutante.
E poi, un Vangelo in cui si annuncia ad una donna che diventerà madre…
Quante volte ho pianto con questo Vangelo per il mio desiderio di diventare mamma e quante giovani e meno giovani amiche ho abbracciato per lo stesso dolore. L’accettare che i miei progetti non si realizzassero era difficile, qualche volta impossibile…ma questo Vangelo parla al cuore che ascolta e dice “accogli il progetto che Dio ha per te”, è un progetto che ora non capisci (come avverrà questo?), spaventa (ella fu molto turbata), ma è il progetto migliore per te (rallegrati, non temere).
Ed ecco che …fa sorridere pensarci… ma anche il mio diventare mamma diventa ricevere un annuncio. Qualcuno che mi dice “Sei mamma!” e io sono incredula, ma penso con gioia e riconoscenza ad accogliere una Vita non generata da me, un figlio di Dio che non mi appartiene, non è mio ma è Suo. Io ho il piacere di accompagnare e di affiancare questo Suo figlio nel progetto che Dio ha in serbo per lui e penso a quanti altri figli Suoi mi mette vicino ogni giorno.
Mi trovo a pensare a quante volte ogni giorno l’angelo bussa alla mia porta per dirmi che Dio è lì con me, per donarsi a me e per invitare me a donarmi agli altri, per aiutarlo nel Suo progetto speciale.
Marzia