La casa luogo d’incontro con il Signore “Chiesa domestica”. Gesù entra nella nostra esistenza, nelle nostre case; condivide con noi le gioie e le sofferenze e ci sostiene. Lo abbiamo sperimentato nella nostra famiglia nel periodo di malattia di mio marito dove ha rischiato la vita. In quei momenti mi sono aggrappata alla Parola di Dio che ci ha sostenuto e ci ha dato la forza, per andare avanti e affrontare le prove di ogni giorno. In questa  prova, oltre ad avere sperimentato la sofferenza, abbiamo provato la gioia della presenza del Signore perché ha rafforzato la NOSTRA UNIONE e abbiamo capito che, solo mettendoci nelle sue mani, potevamo superare questo momento.

In questa frase sentiamo la vicinanza di Gesù e della Sua Tenerezza che ci accompagna nella nostra vita. Come l’abbiamo vissuta nel periodo di prova?
Noi che eravamo a casa abbiamo sperimentato la Sua vicinanza tramite l’amore fraterno e il servizio gratuito dei vicini, amici, parenti  e della comunità. Mentre io, che ero ricoverato in rianimazione, ho sentito questo amore tramite il servizio di tutti gli operatori sanitari, dei miei vicini di camera e percependo anche la preghiera che veniva recitata. Questa PREGHIERA mi ha dato FORZA per superare i momenti di crisi e quelli più difficili.
Il Signore ci prende tutti per mano indistintamente e non fa differenza. Siamo noi che dobbiamo stringergliela lasciandoci guidare da Lui con fiducia. Fare come la suocera di Simone che una volta guarita si mise a servire.

Gesù ci dice che non è venuto solo per noi ma  per tutti. Non solo per questa Comunità ma per ogni uomo e in ogni luogo. Abbiamo sentito che il Signore non ci abbandona ma si fa sempre trovare quando ci mettiamo in ascolto ed apriamo i nostri cuori.

Questa frase , nella 1^ lettura dal libro di Giobbe, ci fa meditare quanto la vita sia importante, da vivere in maniera piena e non sprecarla vanamente in quanto passa in un attimo. Per noi, nei vari momenti importanti della nostra vita, ci sembra di dover affrontare un viaggio lungo poi ti volti indietro e ti rendi conto che è volata via velocemente e basta un attimo, o un piccolo inciampo come questo virus, per fermarla.  
      
Ci poniamo queste domande: Quanto sono fedele al Signore che mi ha creato? Sono fedele al disegno che Dio ha per me?

Volevamo lodare e ringraziare il Signore DIO DELLA VITA perché ha risanato i nostri cuori affranti dalle preoccupazioni della malattia e fasciato le nostre ferite con lo Spirito della preghiera rimanendo sempre fedeli a Lui.

Giorgio e Silvia