14-11-2007 |
"Gesù Maestro, abbi pietà di noi!..." (Lc 17,13). È questa la preghiera del pelligrino russo, quel tale che fu preso dal desiderio di essere perennemente in stato di preghiera, secondo la parola del Signore: "pregate sempre senza stancarvi". Non credo che si debba interpretare la parola di Dio nel senso di dover ripetere frasi o preghiere in continuazione. Si tratta piuttosto di vivere mettendosi in uno stato di preghiera con tutto noi stessi e in quello che facciamo. A volte queste frasi: "Gesù maestro abbi pietà di noi" o altre giaculatorie o frasi di salmi, possono essere utili come ritornelli da ripetere secondo i nostri stati d'animo. Altre volte possiamo partecipare a riti religiosi come la Messa. Altre volte possiamo offrire a Dio i nostri corpi che lavorano, che soffrono, che gioiscono, rinnovando però l'intenzione interiore di fare tutto secondo la sua volontà, a maggior Sua gloria e per la salvezza del mondo.
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