21-11-2007 |
"Proteggimi all'ombra delle tue ali..." (Sal 16,8). Dio è rappresentabile anche con le caratteristiche materne. Egli cura i suoi figli come fa la chioccia con i suoi pulcini, riparandoli sotto le sue ali. Definire Dio madre non è quindi un'eresia. Può essere importante affiancare alle immagini paterne di Dio, quali la forza, il giudizio, la veridicità, la guida, anche quelle materne. Dio è allora sensibile al cuore umano, è compassionevole, si prende cura con un'azione provvidente, cura il cammino della crescita spirituale delle sue creature. Proviamo a dire qualche volta, rivolti a Dio: "madre nostra che sei nei cieli sia santificato il tuo nome..." Cosa ne pensi? Quale volto di Dio al femminile emergerebbe? Donne dite la vostra...
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Emergono volti belli pieni di luci come quello di Madre Teresa, Gianna Berretta Molla,, Rosetta Gheddo, Annalena Tonelli, mamma Rosa......... e tantissime altre figure che con la loro testimonianza femminile, ci hanno aiutato a capire il lato materno di Dio.
La tenerezza è l'esempio più significativo di maternità, una tenerezza che bisognerebbe sempre coltivare, è il linguaggio prediletto di chi ama, la scorciatoia più veloce e sicura per arrivare all'anima. In un famoso discorso Papa Giovanni XXIII invitò i fedeli radunati in piazza San Pietro a portare in suo nome una carezza ai loro bambini. Non disse:" riferite un passo della mia predica" non parlò di esortazioni, di preghiere o consigli. non disse neanche " salutate per me i vostri bambini" ma chiese a quella gente di farsi portatrice della sua tenerezza, attraverso un semplice gesto:....... una carezza.
Cerchiamo di scoprire quanto è bello donare attraverso una infinità di modi una carezza perchè così facendo ne riceveremo tante.