La favola di Natale - G. Guareschi |
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20-12-2007 |
C'era una volta un prigioniero... No: c'era una volta un bambino...
Meglio ancora: c'era una volta una Poesia...
Anzi, facciamo così: c'era una volta un bambino che aveva il papà
prigioniero.
"E la Poesia?" direte voi "Cosa c'entra?"
La Poesia c'entra perché il bambino l'aveva imparata a memoria per
recitarla al suo papà, la sera di Natale. Ma, come abbiamo spiegato, il
papà del bambino era prigioniero in un Paese lontano lontano.
Un Paese curioso, dove l'estate durava soltanto un giorno e, spesso,
anche quel giorno pioveva o nevicava. Un Paese straordinario, dove tutto
si tirava fuori dal carbone: lo zucchero, il burro, la benzina, la
gomma. E perfino il miele, perché le api non suggevano corolle di fiori,
ma succhiavano pezzi d'antracite.
Editore: Rizzoli (1945)
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