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Schede Bibliche - Epifania PDF Stampa
04-01-2008

Epifania del Signore

"Siamo venuti per adorarlo"

Preghiamo insieme: O Dio, che in questo giorno con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo unico Figlio, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la grandezza della tua gloria.

Ascoltiamo il Vangelo
1 Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: 2"Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". 3All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. 5Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

6E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.

7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".
9Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti poi in sogno di non tor-nare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. (
Mt 2,1-12)

Alcuni uomini - forse astronomi, scienziati del tempo - leggendo il libro della natura, si mettono in cammino da lontano e, passando dalle Scritture di Israele, arrivano ad adorare Gesù, la vera stella, la luce delle genti, e a offrire a Lui i doni delle loro terre. Sono la primizia di quelle genti che, dopo Pasqua, per la predicazione apostolica, arriveranno al Signore.

Altri uomini, però, che pure erano molto più vicini e conoscevano già le Scritture, non vedranno quella stella, non andranno verso il Bambino, non proveranno nessuna gioia. Anzi si turberanno e cercheranno di spegnere quella Luce. Anticipo anche questo del rifiuto e del destino drammatico che Gesù e il suo vangelo conosceranno.

Abbiamo visto sorgere la sua stella...
Il punto di partenza del cammino dei Magi è una stella che sorge. Una stella da ammirare, da studiare, da interpretare... Anche oggi lo studio del libro della natura, l'onesta ricerca scientifica, la ragione che cerca di capire possono far sorgere domande importanti, possono spingere a mettersi in cammino...

Ma anche la via della bellezza, dell'arte, il desiderio della felicità, l'impegno per un mondo più bello, l'esperienza dell'amore... possono essere stelle che brillano nei cieli della nostra esistenza. Ascoltiamo queste testimonianze:

Ti rendo grazie, Creatore e Signore, di avermi dato la gioia di contemplare la tua creazione, di ammirare l'opera delle tue mani. Cercherò di annunziare agli uomini lo splendore delle tue opere nella misura in cui il mio spirito finito può cogliere l'infinito.

Giovanni Keplero, astronomo tedesco (1571 - 1630)

Ascolta, Dio! Nella mia vita non ho mai parlato con te: fin da piccolo mi hanno detto che tu non esisti e io, stupido, ci ho creduto. Non ho mai contemplato le tue opere. Ma questa notte, dal cratere di una granata, ho guardato il cielo stellato sopra di me. Affascinato dal loro scintillare, a un tratto ho capito l'inganno. In mezzo a questo spaventoso inferno mi è apparsa la luce e io ho scorto te! Sono felice solo perché ti ho conosciuto. A mezzanotte dobbiamo attaccare, ma non ho paura perché tu mi guardi. È il segnale! Me ne devo andare.

Può darsi che questa notte venga a bussare da te. Anche se finora non sono stato tuo amico, quando verrò, mi permetterai di entrare? Ora la morte non mi fa più paura. (Alexandr Zacepa, contadino russo)

· Nei cieli della nostra vita abbiamo visto anche noi sorgere qualche stella? Come l'abbiamo seguita? Quali passi ci ha fatto fare? Era una "sua" stella che ci ha condotto verso il Re o un'altra stella che ci ha fatto perdere l'orientamento e ci ha ingannato?

Così è scritto per mezzo del profeta - la stella della Parola di Dio
Arrivati a Gerusalemme, il cammino dei magi sembra complicarsi. Invece del Re cercato, trovano Erode e una città chiusa nella diffidenza, nella paura. Anche la stella sembra per il momento nascosta. Non sanno dove andare...

In questo momento di stallo, l'aiuto viene dalle Scritture di Israele che loro non conoscevano. La voce di Michea, un profeta di 700 anni prima, ora era rivolta a loro e indicava che il Re non era da cercare in un palazzo della capitale, ma in un piccolo paese della Giudea.

I Magi, i lontani, accolgono questa parola e si danno una mossa, mentre i professionisti del Libro non fanno un passo verso Betlemme.

· La Scrittura è luce ai nostri passi e ci insegna a distinguere le vie di Dio, ci aiuta a non ingannarci, ci dà coraggio, ci fa ripartire. Ma la conosciamo? La meditiamo? Ci siamo accorti di come è capace di illuminare e orientare i cammini più diversi, anche di chi viene da lontano?

... videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono

Il nuovo Re, davanti al quale si erano prostrati in adorazione, si differenziava molto dalla loro attesa. Così dovevano imparare che Dio è diverso da come noi di solito lo immaginiamo.

Qui cominciò il loro cammino interiore. Cominciò nello stesso momento in cui si prostrarono davanti a questo bambino e lo riconobbero come il Re promesso. Dovevano cambiare la loro idea su Dio e sull'uomo e, facendo questo, dovevano anche cambiare se stessi. Ora vedevano: il potere di Dio è diverso dal potere dei potenti del mondo. Il modo di agire di Dio è diverso da come noi lo immaginiamo e da come vorremmo imporlo anche a Lui. Erano venuti per mettersi a servizio di questo Re, per modellare la loro regalità sulla sua. Ora imparano che la loro vita deve conformarsi a questo modo divino di esercitare il potere, a questo modo d'essere di Dio stesso. Devono diventare uomini della verità, del diritto, della bontà, del perdono, della misericordia. Ora imparano che devono donare se stessi - un dono minore di questo non basta per questo Re. (Benedetto XVI, ai giovani a Colonia - 2005).

· Davanti al Bambino Gesù, come cambia l'idea su Dio e sull'uomo?

Fecero ritorno al loro paese
Dopo la loro adorazione, i magi ritornano al loro paese. Non c'era più la stella a guidarli! Ormai la luce era dentro di loro. Ad essi spettava ormai custodirla, alimentarla nella costante memoria di Cristo (Benedetto XVI, ai seminaristi, Colonia 2005) e diffonderla, raccontando quello che avevano visto. Anche gli apostoli dopo che avranno adorato il Risorto, verranno inviati a tutte le genti... (Mt 28,16-20)

· Gesù è venuto per tutte le genti, per tutto il mondo. Siamo aperti al mondo? Ci accorgiamo che il grande mondo è diventato molto vicino a noi, è tra le nostre case?

· Conosciamo i missionari della nostra Chiesa diocesana? Preghiamo per loro? Li sosteniamo?

Preghiamo sul Vangelo
Gesù, Figlio di Dio che ti fai figlio di Maria Re umile e povero

Gesù, mistero che ti manifesti Speranza dei popoli

Gesù, luce per illuminare le genti Gloria del tuo popolo Israele

Gesù, stella per i nostri passi Meta del nostro cammino

Gesù, nella Parola noi ti ascoltiamo Nell'Eucaristia noi ti adoriamo

Gesù, nel mondo noi ti annunciamo Salvaci da Erode

Gesù, liberaci dalle sue paure Smaschera i suoi inganni.

MEDITAZIONI IN FAMIGLIA

Matteo ci pone con chiarezza di fronte a tre reazioni diverse alla manifestazione di Gesù: quella di Erode, quella dei sacerdoti e quella dei Magi.
Erode si disinteressa della volontà di Dio. Quello che importa è la sua volontà e il suo meschino e piccolo tornaconto. È un cieco che crede di vedere. Pensa di essere una guida lungimirante per il suo popolo fino a ritenere moralmente accettabile persino la strage di tanti innocenti bambini.

I sacerdoti stupiscono per la loro incredibile immobilità. Conoscono tutto del Messia ma non desiderano affatto incontrarlo, illudendosi che il conoscere il Messia sia sinonimo di conoscere a menadito profezie e Scrittura.

Di diverso segno la reazione dei Magi. Appena scoprono che Dio si è manifestato all'interno della loro vita, lasciano immediatamente le loro certezze, i privilegi, gli onori e si mettono alla ricerca del Bambino come il più piccolo e povero pastore sulla terra. Non si muovono per curiosità o perchè desiderino aumentare le loro conoscenze professionali, ma per adorare Qualcuno che li sovrasta immensamente ma, allo stesso tempo, è infinitamente piccolo per chi non ha occhi che per il sensazionale o l'effimero.

Appena l'hanno trovato non tornano indietro da Erode, non rifanno la strada vecchia, ma cambiano tutto perchè sanno che l'incontro vero con Dio chiede di imboccare un'altra via per la quale provano una grandissima gioia: la testimonianza che rende vero quello che per una vita si è cercato, letto, scritto e sperato.

Ecco perchè la "piccola famiglia" dei Magi può insegnare molto a tutte le famiglie che avranno la fortuna di aprire loro la porta di casa.
I Magi rappresentano il coraggio di andare controcorrente, la volontà di fare qualcosa che "gli altri non si aspettano da te". Sono cercatori di luce, code di una cometa che è destinata a rilasciare punti fermi nel relativismo imperante degli Erode di questo mondo. Sono uomini destinati ad essere minoritari e perseguitati ma al tempo stesso gli unici, assieme alla S. Famiglia, dei quali nessun presepe potrà mai fare a meno.



 
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