Giovedì 09 maggio 2024
 
La preghiera fatta assieme è un momento prezioso per rendere ancora più salda la vita familiare, l’amicizia! - Papa Francesco
Home arrow Vivere la fede arrow Briciole arrow Schede Bibliche - Battesimo del Signore
 
Home
Notizie
Documenti
Orario preghiere
 
Storia
Dove siamo
Foto
Cerca
Mappa del sito
Vivere la fede
Percorsi di parole
Siti consigliati
Link

 
Briciole
logo iblog don
Schede Bibliche - Battesimo del Signore PDF Stampa
10-01-2008

Battesimo del Signore


"Questi è il Figlio mio prediletto"

Preghiamo insieme: Padre onnipotente ed eterno, che dopo il Battesimo nel Giordano, proclamasti il Cristo tuo diletto Figlio, mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, concedi ai tuoi figli, rinati dall'acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore

Ascoltiamo il Vangelo
13In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.

14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?". 15Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia".

Allora Giovanni acconsentì.

16Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto". (Mt 3,13-17)

Il Battesimo di Gesù compie il tempo del Natale e ce lo fa capire ancora meglio, ce ne mostra lo scopo: Gesù si è fatto come noi per farci come lui; si è immerso nella nostra umanità per immergerci nella sua vita divina.

Questo Battesimo, questa immersione, cominciata con l'incarnazione e con i lunghi anni passati nell'impura Galilea, continuata col ministero pubblico, si compirà fino in fondo a Pasqua.

Su questo Gesù che si immerge nell'acqua inquinata dell'umanità, arriva la conferma dal Cielo e scende lo Spirito. Di questo Gesù che si fa nostro fratello, Dio dice: Questi è il Figlio mio prediletto, è proprio il Messia che avevo in mente.

Meditiamo il vangelo

La Trinità in azione

Il nostro è uno di quei vangeli che mostra la Trinità all'opera. Anche noi siamo stati battezzati nel nome della Trinità (Mt 28,19). Ma che significa, cosa vuol dire nel concreto vivere a cieli aperti, da figli di Dio, in ascolto della voce del Padre, riempiti dello Spirito? Guardiamo a Gesù, alle sue scelte, controcorrente, al suo cammino, a quella vita pubblica che incomincia proprio col Battesimo al Giordano.

Il nostro Battesimo

Il nostro vangelo è pieno di "effetti speciali", ma anche la liturgia del Battesimo non scherza in fatto di segni.

· Ne cogliamo la bellezza e il significato, anche per la nostra vita?

· Come nelle nostre case e nelle nostre parrocchie si dà importanza al Battesimo: si prepara, si celebra e si ricorda?

· Col Battesimo siamo associati alla missione di Cristo, sacerdote, re e profeta. Che vuol dire? Rischiamo di capirlo poco? Di ridurlo ad una sorta di "vaccinazione spirituale"... (v. il Libretto per l'animatore)

Se il Battesimo è un vero ingresso nella santità di Dio attraverso l'inserimento in Cristo e l'inabitazione del suo Spirito, sarebbe un controsenso accontentarsi di una vita mediocre, vissuta all'insegna di un'etica minimalistica e di una religiosità superficiale. Chiedere a uno: «Vuoi ricevere il Battesimo?» significa al tempo stesso chiedergli: «Vuoi diventare santo?»...

Questo ideale di perfezione non è praticabile solo da alcuni «geni» della santità. Le vie della santità sono molteplici, e adatte alla vocazione di ciascuno. Ringrazio il Signore che mi ha concesso di beatificare e canonizzare, in questi anni, tanti cristiani, e tra loro molti laici che si sono santificati nelle condizioni più ordinarie della vita. È ora di riproporre a tutti con convinzione questa «misura alta» della vita cristiana ordinaria. (Giovanni Paolo II, Novo Millennio Ineunte)

Ringraziamo anche noi il Signore per quei fratelli e sorelle che, con vocazioni diverse, hanno fanno brillare nella loro vita il dono del Battesimo, vivendo davvero come piace a Dio, cercando una giustizia più grande...

Ribaltare le classifiche

Chi è il più grande, Gesù o Giovanni? Ma ormai davanti a Gesù, il più Grande che si fa più piccolo, le classifiche umane saltano; di fronte alla grandezza della vita da figli di Dio che lui è venuto a donarci, i vecchi ordini di grandezza, le vecchie distinzioni, impallidiscono:

Quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo... Qui non c'è più Greco o Giudeo, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma vi è Cristo, che è tutto in tutti (Gal 3,26-28; Col 3,11)

· Riusciamo anche noi a scompigliare un po' le classifiche di questo mondo? A dare importanza a chi non conta niente, ad ascoltare chi non ha voce, a notare chi non appare, a farci piccoli con i piccoli?

· Compiamo azioni che spiazzano e fanno sorgere domande come quelle del Battista?

Immergersi

Essere figli significa far parte di una famiglia, di un popolo: la nostra vita si svolge dentro una storia comune, di cui partecipiamo, dentro la nostra Galilea.

· Ci sentiamo immersi nella vita della nostra Chiesa, della nostra parrocchia, del nostro paese, del mondo in cui viviamo, nelle sofferenze e nei problemi della gente... Quali solidarietà - a volte faticose - stiamo vivendo?


Far posare la colomba

La colomba che annuncia la fine del diluvio trova finalmente Qualcuno su cui posarsi!

· Riesce a posarsi anche su di noi? Ci fa diventare uomini di pace, attenti al creato, solidali nell'uso dei beni, impegnati ad arginare qualche "diluvio" del nostro tempo?


Figli e genitori

Nasciamo figli o figlie, poi spesso, nel corso della vita, ci sono affidati figli o figlie e diventiamo genitori. A volte, col passare degli anni, i nostri padri e le nostre madri ci vengono affidati un po' come dei figli, fragili. Diventiamo così un poco loro padri e madri per poi, dopo un po', affidarci nelle mani dei nostri figli e delle nostre figlie a nostra volta.

· Preghiamo per i nostri figli e i genitori. Chiediamo di imparare dal Padre che è nei cieli e da suo Figlio Gesù, ad essere veramente figli e genitori...


Preghiamo sul vangelo

Gesù, Figlio di Dio

Gesù, nel quale il Padre si compiace

Gesù, che riapri i cieli

Gesù, pieno di Spirito Santo

Gesù, servo obbediente

Gesù, Messia e salvatore

Gesù, che fai la fila coi peccatori

Gesù, che ti immergi nella nostra umanità e la rinnovi

Gesù, fa' che ascoltiamo la voce di Dio

Gesù, facci sentire la benevolenza del Padre

Gesù, riempici del tuo Spirito

Gesù, rivestici della tua umiltà

Gesù, capovolgi le nostre classifiche

Gesù, insegnaci la tua giustizia

Gesù, uniscici alla tua missione

Gesù, fa' di noi strumenti della tua pace

Gesù, manda i tuoi amici a battezzare e a fare discepoli tra tutti i popoli.

Meditazioni in famiglia

Questo brano, che chiude il tempo di Natale, è un "Vangelo pasquale", un Vangelo di salvezza. Se infatti col Natale, due mondi, da sempre separati - il divino e l'umano - si uniscono in Cristo, col battesimo di Gesù si esplicita chiaramente la motivazione di quest'incontro: la salvezza dell'uomo.

"Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me ?"

La prima frase che colpisce è racchiusa in questo stupore di Giovanni, che poco prima aveva presentato con parole molto forti la potenza e la grandezza di Gesù ed ora sembra sconvolto dal suo umile mischiarsi tra la folla.

In queste parole si palesa il trionfo dell'amore, di due cuori innamorati che si attraggono naturalmente: non solo l'uomo ha bisogno di Dio, ma Dio ha bisogno dell'uomo per manifestare la sua salvezza, la sua giustizia, la sua Grazia. Questo dono Dio non lo cala dall'alto, quasi a schiacciarci, a sottolineare la nostra pochezza, ma ce lo offre in un Figlio che si unisce all'umanità peccatrice.

La nostra vita di famiglia deve trarre spunto da ciò, innanzitutto riconoscendo i momenti in cui Dio incontra in modo forte la nostra piccola Chiesa domestica; occasioni privilegiate sono sicuramente le tappe sacramentali di coppia e dei figli, momenti di Grazia per tutta la famiglia. Inoltre, ci piace sottolineare il bisogno che ha avuto Dio di manifestare concretamente il suo amore per gli uomini; se Lui ha sentito questa esigenza, noi non possiamo certo limitarci nelle nostre relazioni famigliari a dire "Ti voglio bene": il bene si dimostra quotidianamente e concretamente.

"Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto"

Questa pagina è un Vangelo trinitario e quindi di famiglia, di relazione. C'è il Figlio che si affaccia alla vita pubblica, lo Spirito che si posa su di Lui e il Padre che osserva, parla, fa sentire la sua voce.

Contemplare questo mistero significa lasciarsi coinvolgere in questa circolarità, entrare nel cuore di Dio che insegna a noi genitori a PRE-DILIGERE i figli, cioè ad AMARLI PRIMA (prima che nascano, prima del loro agire, prima del nostro lavoro, ecc.) e a COMPIACERCI in loro, perché abbiano nel nostro sostegno l'incoraggiamento per affrontare la vita.

Potremmo quindi sintetizzare il messaggio di questo Vangelo con un'immagine, quella dell' ABBRACCIO fra due mondi, il divino e l'umano, e fra le persone della SS. Trinità, ben sapendo che l'abbraccio non si dà, né si riceve, ma si scambia. Entrare in questa circolarità di affetti è la nostra vocazione, di cristiani e di coppia.
 
< Avanti   Indietro >
   
30_s.jpg
Gruppi parrocchiali
Azione Cattolica
Caritas
ANSPI
Gruppo Catechisti
Gruppo Cultura
Famiglie
Gruppo Liturgico
Scout
 
Calendario Pastorale
Fine Benedizioni 2024

Area riservata
Login


Logo chiesa
Abbiamo 1 visitatore online
 
Sito realizzato con Joomla! - Copyright 2007-2024 Parrocchia San Savino Faenza