Cavallo e Cane. Grazie Don Massimo per questo pensiero sul quale dobbiamo riflettere tutti, oggi più che mai, per far si che i cavalli capiscano di cosa hanno bisogno i cani ed i cani, a loro volta capiscano di cosa necessitano i cavalli. Uscendo dalla metafora di questi simpatici animali, guardiamo se anche noi non ci comportiamo verso il “diverso” offrendo un “cibo” a lui non adatto e ricevendone uno altrettanto a noi indigesto. La cultura Europea ha troppe volte imposto ad altre culture di assimilare il proprio “cibo” e se questo non accadeva, quelle culture, che noi definivamo e definiamo minori secondo il nostro metro, sono state cancellate. Questo sta ancor oggi succedendo quando ignoriamo che genti venute nelle nostre città da altri paesi hanno una loro cultura che noi dovremmo iniziare a conoscere, esattamente come loro dovrebbero iniziare a conoscere la nostra. Da questa conoscenza reciproca ci si arricchirebbe tutti e potremmo evitare di finire come quel cavallo e quel cane.
Quante volte, anche senza imporci con la forza, noi diamo una risposta che non è quella attesa e che, quindi, non solo non ottiene il risultato che noi in buona fede ci aspetteremmo, ma ottiene, purtroppo, tutto il contrario. Per capire cosa “mangia” l’altro, per far capire all’altro cosa “mangiamo” noi, occorre parlarci, creare un dialogo. Un dialogo non certo facile perché deve superare tanti pregiudizi da entrambe le parti, ma che rimane l’unico mezzo, pur con inevitabili fallimenti lungo il cammino, per creare un tavolo attorno al quale tutti possono trovare il loro cibo, arricchendosi gli uni con gli altri.

"Siamo grati per aver ricevuto la vita. Siamo grati per la presenza degli altri nella nostra vita. Sarebbe assurda e triste una vita senza qualcuno a cui poter dire:
- Tu sei la mia festa!.
E' questo il segreto più profondo, il motivo principale della festa. Ciò che rende la festa un evento necessario, quasi indispensabile per chi crede che la vita è un dono."

AMICIZIA
Amicizia
incontro di volti
che hanno lo stesso volto
eppure nuovi per te.
Ti specchi
e scopri di non essere solo.
Insieme si può far festa.
Ed è armonia.

Quando è stato deciso come slogan per la festa del paradiso 2008 "AmicInsieme" ho pensato ad una massima, senza dubbio di qualcuno famoso, ma non ricordo chi...... che dice : " Le grandi amicizie si stringono nel perseguimento di un ideale, nella difesa di una causa, nelle peripezie della ricerca.......". Quindi sono stata felice che la parrocchia abbia scelto "AmicInsieme" perchè essa è un luogo in cui forte deve regnare questo sentimento.
Una poesia molto bella, per me, che rispecchia la giusta dimensione della Vera Amicizia è:

AMICO di Elena Oshiro

Amico:
perchè sei il legame
che unisce, ma non imprigiona.
Amico:
perchè sei la stella
che guida ma non abbaglia.
Amico:
perchè sei l'albero
che abbraccia ma non stringe.
Amico:
perchè sei il torrente
che disseta ma non affoga.
Amico:
perchè sei la brezza
che placa ma non addormenta.
Amico:
perchè sei pietra
che solleva ma non schiaccia.
Amico:
perchè sei sguardo
che scruta ma non giudica.
Amico:
perchè sei silenzio
che riceve ma non opprime.
Amico:
perchè sei catena
che lega ma non avvinghia
Amico:
perchè sei parola
che previene ma non tormenta.
Amico:
perchè sei crogiolo che tempera
ma non avvilisce.
Amico:
perchè sei fratello
che corregge ma non umilia.
Amico:
perchè sei un mantello
che copre ma non soffoca.
Amico:
perchè sei lima
che affina ma non scortica.
Amico:
perchè sei musica
che armonizza ma non appiattisce.
Amico:
perchè sei la mano
che acoompagna ma non forza.
Amico:
perchè sei l' oasi
che ristora ma non trattiene.
Amico:
perchè sei il cuore
che ama ma non esige.
Amico
perchè sei la tenerezza
che protegge ma non assoggetta.
Amico:
perchè sei immagine di DIO
appunto per questo.