PREGHIAMO INSIEME
O
Dio, sorgente della vita, tu offri all'umanità riarsa dalla sete l'acqua viva
della grazia che scaturisce dalla roccia, Cristo salvatore; concedi al tuo
popolo il dono dello Spirito, perché sappia professare con forza la sua fede, e
annunzi con gioia le meraviglie del tuo amore.
ASCOLTIAMO IL VANGELO
In quel
tempo, (5)Gesù giunse
a una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva
dato a Giuseppe suo figlio; (6)qui c'era
un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il
pozzo. Era circa mezzogiorno.
(7)Giunge una donna samaritana per attingere acqua. Le
dice Gesù: "dammi da bere". (8)I suoi
discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. (9)Allora la donna samaritana gli dice: "Come mai tu,
che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?" I Giudei
infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
(10)Gesù le risponde: "Se tu conoscessi il dono di Dio
e chi è colui che ti dice: Dammi da bere, tu avresti chiesto a lui ed egli ti
avrebbe dato acqua viva". (11)Gli dice la
donna: "Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi
dunque quest'acqua viva? (12)Sei tu
forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve
lui con i suoi figli e il suo bestiame?" (13)Gesù le
risponde: "Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; (14)ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà
più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente
d'acqua che zampilla per la vita eterna".
(15)"Signore - gli dice la donna -, dammi quest'acqua,
perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua". (19)Vedo che tu sei un profeta! (20)I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi
invece dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare". (21)Gesù le dice: "Credimi, donna, viene l'ora in cui
né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. (22)Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò
che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. (23)Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri
adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole
che siano quelli che lo adorano. (24)Dio è spirito, e quelli
che lo adorano devono adorare in spirito e verità". (25)Gli rispose la donna: "So che deve venire il
Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa". (26)Le dice Gesù: "Sono io, che parlo con te".
(28)La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in
città e disse alla gente: (29)"Venite a
vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il
Cristo?".
(39)Molti Samaritani di quella città credettero in lui (40)e quando giunsero da lui, lo pregavano di rimanere
da loro ed egli rimase là due giorni. (41)Molti di
più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: "Non è più per i tuoi
discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che
questi è veramente il salvatore del mondo".
(Giovanni Cap. 4 forma breve; intero brano v.
libretto Animatore)
Tre flash sul nostro Battesimo
La
Samaritana, il Cieco nato, Lazzaro: tre lunghi vangeli che ascolteremo in queste
domeniche di Quaresima, tre racconti articolati - di quelli che piacciono a
Giovanni - dove i personaggi ritornano in scena più volte, dialogano a lungo
con Gesù, e diventano "figure" che ci aiutano a comprendere la vita di fede, il
Battesimo, come acqua che disseta, come luce che vince le nostre cecità, come
vita nuova.
MEDITIAMO IL VANGELO
Giunge una donna samaritana per attingere acqua
La Samaritana ci rappresenta. Ogni
persona umana ha sete e passa da un pozzo all'altro: un vagare incessante, un
desiderio inesauribile rivolto ai molteplici beni del corpo e dello spirito.
Nel nostro tempo questa ricerca sembra diventare addirittura una corsa
tumultuosa: produrre e consumare, possedere molte cose e fare molte esperienze,
cercare impressioni sempre nuove... Molti però hanno la sensazione di correre senza
una meta, di riempirsi di cose, che risultano vuote. Molti lamentano un
impoverimento dei rapporti umani: anonimato, incontri superficiali e
strumentali, emarginazione dei più deboli, conflittualità... Tutto contrasta con
quello che sembra il nostro anelito più profondo: essere amati e amare. Il Signore suscita questa sete e dona l'acqua
viva dello Spirito, che sazia per sempre la sete di infinito di ogni persona "Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente
l'acqua della vita" (Ap 22,17). (CEI
, L'iniziazione cristiana, Nota 3)
- Quali sono le nostre seti, quali le seti degli uomini del nostro tempo? Le
seti dei giovani e degli anziani, le seti di chi ama e di chi lavora, le seti
degli stranieri, di chi è ferito dalla vita, le seti del mondo? Le esprimiamo,
le prendiamo sul serio, le accogliamo?
- Ci crediamo che anche una persona superficiale e disordinata come la
Samaritana possa avere seti più profonde da capire?
- Presso quali pozzi andiamo a
dissetarci? Rischiamo anche noi di abbandonare
il Signore, "sorgente di acqua viva, per scavarci cisterne screpolate, che non
tengono l'acqua". (Ger 2,13)
Incontrarsi presso il pozzo
Gesù siede presso il pozzo di Giacobbe stanco del viaggio e
assetato. E quella sete, quel pozzo, diventano luogo di incontro con la sete
della samaritana. Anche le nostre seti, le nostre stanchezze, e i pozzi dove
andiamo ad attingere acqua, possono diventare luoghi di incontro, di dialogo,
di scoperta di una sete più grande, di scoperta di Dio...
- Ci sono mai capitati incontri del genere in una casa o in un ospedale,
in un luogo di riposo o a scuola... ?
Qualcuno, come Giacobbe, ha scavato pozzi importanti, che
dopo centinaia di anni danno ancora acqua, sono ancora punto di rifornimento e
di incontro col Signore: Il nostro Pier Damiani, ad esempio!
- Quali pozzi scaviamo per venire incontro alle seti del nostro tempo?
- La nostra famiglia, la nostra parrocchia, sono "fontane del villaggio", pozzi
accoglienti di amore e di vita anche per altri?
Signore, dammi quest'acqua!
Gesù, mio
amato, ricorda. Ricorda che preso quel pozzo, tu, viandante stanco del
viaggio, versasti alla samaritana dal tuo cuore i fiotti amorosi. Conosco chi a
lei chiedeva da bere: Egli è il Dono di Dio, sorgente della gloria. È Lui
l'acqua sorgiva, è Lui che disse a noi: "Venite a me, venite anime oppresse e
povere! Lievi saranno i vostri pesi e, voi per sempre dissetate, avrete in seno
fonti vive". Gesù ho sete e imploro di quell'acqua; inonda a torrenti l'anima
mia! Per fissar la dimora nell'oceano d'amore vengo a te! (S.Teresa di Gesù Bambino)
L'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua...
- Ci
rendiamo conto del dono del Battesimo? Chi ci ha aiutato a scoprirlo?
In quali occasioni abbiamo sperimentato la perenne vitalità e freschezza dell'acqua
viva dello Spirito che lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, rende
rigogliosa la nostra vita...
- Conosciamo
"persone - sorgente"? Uomini e donne che hanno bevuto dall'acqua di Cristo e sono
diventate sorgenti di speranza, di bene, di verità per altri? Persone che non
rimangono mai "a secco", anche quando sono stanche come Gesù vicino al pozzo,
perché portano la sorgente dentro?
-
L'acqua
che abbiamo attinto per noi è diventata poi sorgente per altri?
Un'acqua deve diventare sorgente.
Infatti la fine della sete non è nel bere a sazietà, ma nel diventare fontana
per altri, nel dissetare altri...
(Ermes Ronchi, Sciogliere
le vele)
Adoreranno il Padre in
Spirito e verità.
Sono loro tempio di Dio: tutta la loro vita, plasmata dallo
Spirito e guidata dalla Verità che è Gesù, è culto, lode, adorazione del Padre;
è una vita da figli e da fratelli, è una vita piena di Dio.
Scoprire e annunciare Gesù
Gliel'affideremmo un gruppo di
catechismo alla Samaritana? Forse no... Eppure si mostra un'annunciatrice
efficace e credibile di Gesù! Quell'anonimo Giudeo è diventato pian piano per
lei un profeta e forse... il Messia! È diventato soprattutto uno che ha saputo
incontrarla, leggere la sua vita, dirle la verità senza condannarla, saziare la
sua sete, parlarle di Dio. È diventato ormai uno più importante della sua
anfora, delle sue abitudini passate, dei suoi bisogni. Uno di cui parlare in
modo personale, per esperienza diretta.
Anche i samaritani arrivano a
questo incontro profondo con Gesù; arrivano a riconoscerlo salvatore del mondo,
salvatore anche fuori dai confini di Israele, non per sentito dire, ma perché
Gesù si è fermato con loro e lo hanno potuto udire.
- Passare dal sentito dire
all'incontro con Gesù; dai discorsi dei testimoni alla sua Parola viva, da
formule ad una vita di fede capace poi di comunicarsi, di irradiarsi, di
contagiare... è il dono che possiamo chiedere anche noi.
PREGHIAMO IL VANGELO
La terza domenica di Quaresima ci porta a riscoprire il segno dell'acqua
e ci prepara alla benedizione dell'acqua per il Battesimo, nella santa notte di
Pasqua.
L'acqua con la quale ci segneremo ci ricordi la grazia del nostro
Battesimo.
Diciamo:
Signore, dammi quest'acqua!
- Dio tu sei il mio Dio, di te ha sete l'anima mia
(Sal 62) Signore...
- A te anela la mia carne come terra deserta arida,
senz'acqua arida. (Sal 62) Signore...
- Come una cerva anima anela, l'anima mia ha sete di
Dio. Quando verrò e vedrò il volto di Dio? (Sal 42).
Signore...
- Attingeremo acqua con gioia alle sorgenti della
salvezza (Is 12) Signore...
- L'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla
per la vita eterna. Signore...
- Se uno non nasce da acqua e da
Spirito, non può entrare nel regno di Dio (Gv 3,5) Signore...
- Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la Scrittura:
fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno (Gv 7,37-38) Signore...
- Uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e
subito ne uscì sangue e acqua. (Gv 19,34) Signore...
- Noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito
per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo
abbeverati a un solo Spirito (1Cor 12,13) Signore...
- Lava ciò che è sordido. Signore...
- Bagna ciò che è arido. Signore...
- Rendici
attenti alla sete degli altri Signore...