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Parrocchia S. Savino
Parrocchia S. Savino
via Paradiso, 11 - 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 622524
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02-04-2008: "Celebrare bene la Liturgia": incontro con il nostro vescovo |
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08-04-2008 |
CELEBRARE BENE LA LITURGIA
Mons. Claudio
Stagni
AGLI ANIMATORI
LITURGICI DELL' UNITA' PASTORALE "Mater Ecclesiae"
Chiesa del
Paradiso 3-4-08
LA LITURGIA SI COGLIE A TRE
LIVELLI
1) quello più profondo è la
presenza del Mistero di Dio, per opera dello Spirito Santo
2) a livello più immediato c'è
la celebrazione ad opera della Chiesa
3) più immediatamente ci sono
le singole leggi (rubriche) liturgiche (che però si spiegano alla luce dei due
livelli suddetti.
E' necessario, per arrivare ad una buona
celebrazione, mantenere questa unità tra
i tre livelli. Quindi un'unità tra fede - senso liturgico - disciplina
comunitaria.
IL SOGGETTO CELEBRANTE
E' la Chiesa tutta, cioè un
popolo radunato nella fede in obbedienza alla Parola e che è in comunione anche
con la Chiesa
del cielo.
UN DATO IMMUTABILE
E' la sproporzione che c'è e ci sarà
sempre tra il segno e la realtà divina significata. La verità è che nella
liturgia avviene un contatto tra materia e divino, ma per l' opera dello
Spirito Santo. Poi per quanto riguarda l'uomo, egli cercherà sempre di
migliorare (nelle parole usate, nei gesti adottati, nelle immagini sclte, ecc.)
questa relazione tra segno e realtà significata.
ALCUNE PRECISAZIONI CHE POI
SPIEGANO ANCHE I COMPORTAMENTI
* La celebrazione liturgica è per il
cristiano credente maturo. Non è quindi possibile ridurla a strumento
pedagogico, da adattare a piacimento a seconda delle situazioni. Essa ha dei
margini di elasticità, ma fondamentalmente deve essere sempre completa nei suoi
aspetti.
* I segni devono essere chiari
(poche parole, comprensibili) semplici (non eccedere nelle aggiunte, usare
prudenza e poi sfruttare quelli già presenti nella liturgia stessa)
* Preoccuparsi, più che degli
adattamenti esterni , della vera conversione del cuore dei fedeli. La Messa si celebra in pienezza
se si è in grazia di Dio.
* Fondamentalmente la celebrazione è
relativa al mistero della Pasqua di Gesù. Si celebra in modo da essere proiettati nel passato (ricordo storico della
pasqua di Gesù), ma che è vero nel presente (nella fede autentica, in parole e
opere, dei cristiani) e che si apre anche verso il futuro (nell'anticipazione
della vita eterna).
* Benedetto XVI ribadisce
l'importanza del fatto che la liturgia è prima di tutto azione di Dio e poi
dell' uomo. Quindi attenzione a non cedere troppo alle mode o ai personalismi.
* La buona celebrazione unisce una
partecipazione piena (convinta nella fede e in grazia di Dio), attiva
(coinvolgendosi nella celebrazione, coi canti, le parole, i gesti, i vari
servizi, ecc), fruttuosa (che si apre ad una vita secondo il Vangelo , nel
proprio quotidiano).
* E' importante rifare ogni tanto
una catechesi litugica (il card. Biffi diceva che per ciò era possibile anche
sfruttare qualche omelia)
* Tenere unita la celebrazione nelle
varie parti (evitare ciò che una parte - l'omelia- prenda il sopravvento
sull'altra; canti o gesti eccessivamente lunghi) o che venga celebrata in modi
spezzato (cfr Messe ai campi).
IL CANTO LITURGICO
E' diverso da altri tipi di canto.
Il direttorio regionale (in pubblicazione) indica l'organo come strumento
prioritario, ma non esclude gli altri.
Il primo criterio indicato per la
scelta dei canti è la pertinenza rituale, ovvero la relazione col di
significato col momento della Messa o altro
Secondo criterio è che il testo sia
in linea con i significati eucaristici e non con semplici "pensieri spirituali"
anche buoni o con semplici sentimenti positivi.
Altro criterio è la corretta
espressione linguistica (contro stili poetici-artistici troppo marcati, quindi
difficilmente comprensibili).
Per ultimo, c'è il criterio della
contabilità da parte del popolo di Dio. Ciò però non esclude che in alcuni
momenti della Messa si possano eseguire (bene) alcuni canti, ad opera solo del
coro e con l'assemblea che ascolta. Ciò non deve diventare l'ordinario ma
restare nello straordinario (es. Messe di natale e Pasqua, o un canto-due nella
celebrazione)
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