17-05-2008 |
Nessuno può domare la lingua (cf Gc 3,8). La nostra parola è come un fiammifero: si può bruciare una foresta e si può preparare del buon cibo. Con una parola si può distruggere il lavoro di molto tempo e con una parola si può ridare vita e speranza da una persona. Con le parole si può fare tanto male e tanto bene. Le parole quindi vanno misurate. Ma come? Questa frase biblica ci mette davanti ad un limite umano: non possiamo essere certi di un autocontrollo definitivo, totale, permanente dei nostri istinti e sentimenti. Spesso infatti parte da lì l'incapacità di domare la lingua. Essa è tanto maggiore quanto minore è il nostro stare davanti ai moti dell'animo. Imparare a conoscere i nostri moti ci può dare modo di definirli e controllarli meglio, quindi di esprimerci con più autocontrollo. Questo lavoro di autoconoscenza e autocontrollo è un lavoro da rinnovare ogni giorno. Quali sono i sentimenti che ti percorrono oggi? Come ti senti davanti alla tal persona?
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