Propongo che ciascuno esamini sé stesso per riconoscere i segni dell’amore di Dio che si sono manifestati nei suoi confronti durante la propria vita. E’ un bell’esercizio. Credo che in molti di noi la prima reazione è un certo imbarazzo perché di rado si pensa che tutto quello che abbiamo ci è stato donato da Dio con un atto di amore. Spesso sentiamo dire “Tutto quello che ho me lo sono guadagnato, è merito mio e del mio lavoro”. Non ci passa per la testa che, a cominciare dalla nascita, tutto ciò che abbiamo viene da un gesto d’amore di Dio verso ciascuno di noi. Vengono poi altri doni da persone che ci sono vicine nel cammino, dalla famiglia, dagli amici, dal coniuge, doni che non si identificano solo con beni materiali ma anche con il tempo che altri donano a noi, con la pazienza che hanno per noi, ecc.. Giustamente, Chicco di Grano scrive che “si offre l’amore perché lo si riceve”, per cui occorre fare un esame per renderci conto dell’amore che abbiamo ricevuto, prima da Dio e poi dagli uomini, per essere quindi in grado di restituirlo ad altri. E’ indubbio poi che l’amore di Dio verso tutti noi è infinito rispetto a quello che ci si può scambiare tra uomini e, per quanto noi ne possiamo restituire, saremo sempre in debito verso di Lui.

Fra i ricordi dell'amore di Dio oggi riaffiora in me il ricordo dell'amore sperimentato in coppia, grande sentimento che ci si può scambiare, gratuitamente donare, ma non produrlo autonomamente. Si offre perchè lo si riceve. Tanti sono i modi d'amore con cui Dio ti può raggiugere: amore tra amici, amore per il lavoro, amore tra genitori e figli, tra fratelli, per il prossimo... ma fra questi nell'amore tra un uomo e una donna che desiderano essere una cosa sola risuona in modo speciale per me il mistero dell'amore cristiano.
Tanti sono gli ostacoli che nell'amore di coppia s'incontrano,ma è importante amare anche nelle difficoltà sapendo che esse non sono pietre d'inciampo ma gradini che ti permettono di avvicinarti all'amore di Gesù