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Lectio Divina - Commento 01/06/08 PDF Stampa
31-05-2008
Domenica 1 giugno
SIA FATTA LA TUA VOLONTA'

Orazione iniziale
O Dio, che edifichi la nostra vita
sulla roccia della tua parola,
fa' che essa diventi il fondamento
dei nostri giudizi e delle nostre scelte,
perché non siamo travolti dai venti delle opinioni umane, ma resistiamo saldi nella fede.


MATTEO 7,21-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
In quel giorno molti mi diranno: Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demoni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi? Ma allora io dichiarerò loro: "Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!"
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

LETTURA

Il testo propostoci dalla liturgia odierna, chiude il discorso evangelico di Gesù, che si apre con le beatitudini (Mt 5,1-12). Gesù "vedendo le folle... salì sulla montagna e, messosi a sedere... li ammaestrava" (Mt 5,1-2). Dopo aver annunziato e inaugurato i tempi nuovi della conversione in vista del regno dei cieli che è vicino (Mt 4,17), Gesù presenta un programma completo di uno stile nuovo di vita fondato sulla sua persona: È lui la "buona novella del regno" (Mt 4,23) su cui si fondano i tempi nuovi. In questo testo particolare del settimo capitolo Gesù ribadisce che ci si entra nel regno dei cieli consapevolmente scegliendo i valori di questo regno con decisione e responsabilità. Una decisione che si traduce in opere che sono riconoscibili: le opere dei "figli di Dio" (Mt 5,9). Gesù allude qui, non tanto alle opere esterne o manifestazioni straordinarie, ma ririfersice sopratutto al fondamento di ogni vita di discepolato: il fare "la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Mt 7,21).

MEDITAZIONE

La questione centrale posta dal brano è il verificare che tipo di relazione abbiamo con Cristo.

* NON CHI DICE "SIGNORE SIGNORE"
A volte ci si riempie la bocca di parole sante, ma occorre verificarne l'intenzione.
- nomini Dio invano, anche solo come intercalare e non come vera preghiera?
- nomini Dio solo per chiedere?
- nomini Dio per fartti un'immagine utile politicamente e commercialmente?
- parli di Dio come educatore, ma non ne sei convinto neanche tu?
- ti fermi alla preghiera senza impegnarti nelle opere?

* VIA OPERATORI DI INIQUITA'
Stupisce che dica questa frase a persone che esternamente operavano secondo Dio: cacciavano demoni, insegnavano il vangelo, guarivano. Cos'è che non va? C'è qualcosa di falso in questi?
Può essere che una persona agisca anche nel bene , ma con motivazioni interiori che non corrispondono a ciò che si compie. La questione della motivazione corrisponde a chi ciò che è per noi il valore più importante. Si possono guarire gli altri, per avere approvazioni sociali, si può insegnare una dottrina perr pura ambizione culturale e letteraria, si possono scacciare i demoni per avere prestigio e considerazione.
Al centro del tuo fare c'è il tuo "io"? Il tuo è un bene reale o apparente nel senso anche che sei preoccupato del bene altrui o solo del tuo tornaconto? Punti alla tua realizzazione o all'amare in Cristo?

* CHI ASCOLTA LE MIE PAROLE E LE METTE IN PRATICA
La nuova legge del cristiano, quella delle beatitudini, non è quella di chi si riempie la bocca di propositi, proclami, né quella di chi vive di moralismi e buone maniere. La nuova legge del cristiano nasce dal rapporto personale con Cristo. Dal rapporto con Cristo scoperta della volontà di Dio che è gioia per noi.
Il cammino spirituale comincia con l'ascolto della Parola e con la sua interiorizzazione. Prosegue poi con la sua attuazione.
Sei più portato all' azione o alla contemplazione? Cogli i tuoi "difetti" e cerca di completare ciò che manca.

TESTIMONIANZA
DI MARCELLO CANDIA

Milanese, due lauree da 110 e lode, una in chimica e l'altra in biologia.Inserito brillantemente nel mono del lavoro, diresse per 25 anni una fabbrica, dal 1939 al 1964. Ha fatto una scelta quasi cinquantenne: ha scelto il Brasile dei lebbrosi abbandonati.
Scrive: "Ero approdato in Brasile con una crociera premio nel 1937, viaggiavo con lo smoking bianco e frequantavo grandi feste a bordo. Vidi le favelas di Rio de Janeiro. mi s'impressero dentro. Conoscevo i missionari dell'Amapà, li aiutavo, li sostenevo. Specialmente il loro vescovo, un brianzolo dalla barba indomita. Un giorno, che faceva seguito ad anni e anni di coerenza, decisi: vendetti la fabbrica di Milano, attraversai l'Atlantico e venni a costruire l'ospedale di Macapà. Non solo per viverci, ma per morirci. I miei operai mi aiutarono. Certo fu una storia di miliardi. Risultò slendido investirli in un'avventura cristiana, sempre da industriale divenuto povero in canna, sempre da semplice battezzato".
Giustifica così la sua scelta: " Apprezzo che voi vi battiate per la politica per mutare la storia. Ma io ho un solo eventuale talento: so appena chinarmi su quello che riconosco per fratello. Permettetemi di farlo mentre maturano le vostre azioni politiche. Mio fratello ha bisogno oggi, non ha tempo di aspettare.Lui aspetta me e io ci vado. Insieme a quell'uomo, aspetterò anche voi." A provocare quella scelta é la consapevolezza che non c'é vocazione cristiana senza l'impegno concreto ad amare.
(da una sua biografia)

PREGHIERA

Mettiti in silenzio e accogli le parole di Gesù nel tuo cuore. Praticando queste parole, finirai per trasformarti in Lui. Concludi la tua preghiera con il Salmo 30

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
difendimi per la tua giustizia.
Tendi a me il tuo orecchio,
vieni presto a liberarmi.

Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.

Sul tuo servo fa' splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Siate forti, rendete saldo il vostro cuore,
voi tutti che sperate nel Signore.

 
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