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Il matrimonio: la difficoltà di scegliere |
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Don Luca Balugani ci ha aiutato a riflettere sul tema del matrimonio molto bene e sul perché sposarsi oggi diventa una scelta sempre più difficile, anche in relazione all'alternativa possibile, quella della convivenza.
Una causa su tutte: il contesto sociale in cui viviamo. I sociologi dicono che l'identità dell'uomo del 2000 è frammentata, come un 'puzzle'. Non abbiamo una chiara identità. Siamo impegnati su tanti fronti e fatichiamo a tendere all'unità. E il nostro puzzle, inoltre, spesso è privo dell'immagine di riferimento che serve a comporlo. Andiamo a pescare i nostri pezzi un po' a caso e proviamo a metterli insieme. Anche la convivenza che, come provano le statistiche, non contribuisce ad aumentare il desiderio di sposarsi, è frutto di questa concezione. Convivere non è altro che uno dei tentativi reversibili che si possono 'smontare' se non vanno bene.
La chiesa di oggi avverte la convivenza come una minaccia del legame che c'è tra il matrimonio cristiano e quello naturale. Il matrimonio è una realtà naturale che diventa sacramento se celebrato tra due battezzati. Oggi il matrimonio cristiano sta diventando sempre di più una scelta 'cristiana' e sempre meno una scelta naturale. Per questo il trend è quello di non sposarsi più. Dobbiamo fare i conti con il fatto che i cristiani sono una minoranza, e che il matrimonio cristiano è in minoranza. A noi cristiani, allora, oggi è data una grande occasione: quella di testimoniare che è possibile essere uomini anche in modo diverso; testimoniare che è bello e possibile fare una scelta stabile. In un tempo di paura dell'impegno, di paura ad avere figli, diventa ancor più preziosa la testimonianza di uomini che non temono il confronto con l'altro sesso, che si fidano di Dio nel generare. C'è una pienezza di umanità che si sta perdendo. La chiesa allora, non dovrà puntare tanto sulla difesa dei principi, quanto sulla testimonianza. Si può essere uomini in un certo modo, imparando da Gesù uomo, in qualità di figli di un Padre ben preciso. Possiamo 'dire' con la nostra vita che il Vangelo è sensato perché il nostro riferimento è Cristo! La vita cristiana è profondamente umana! Il matrimonio è privilegio e occasione per i cristiani di essere quel 'lievito' e quella 'luce che brilla in eterno'.
A questo punto domandiamoci come il nostro 'essere cristiani' influenza il nostro 'essere coppia'. Alcuni aspetti importanti:
- Per il cristiano l'identità non è solo un puzzle, ma qualcosa che egli scopre attraverso la mappa del Vangelo. Non si tratta di andare per tentativi scollegati. L'immagine cristiana ci dice che dentro la realtà c'è una mappa, un disegno, e che non sono da solo a costruire. Ma c'è un filo, un senso, una logica che scopro attraverso qualcuno che mi conduce. Il cristiano ha un immagine di riferimento precisa: Cristo. Attraverso di Lui, 'l'uomo diventa più uomo'.
- La convivenza rappresenta una tentazione forte ed insidiosa, quella di evitare la responsabilità. Si fonda sulla logica della reversibilità, sulla possibilità di poter tornare indietro. Proviamo ad interrogarci come adulti, allora, sull'idea di responsabilità che trasmettiamo ai nostri giovani: facciamo sentire la fruttuosità e la bellezza di certe responsabilità? Riusciamo a trasmettere che non è possibile stare sempre al di fuori, ma che bisogna assumersi dei rischi, e che è bello? Che immagine diamo dei nostri matrimoni cristiani? Lieve o pesante?
- Nella Bibbia il matrimonio non è un evento, ma una storia che si sviluppa attraverso delle tappe; non è un incontro occasionale, ma un percorso fatto di fedeltà: "Io ti rimango fedele, sono fedele alla scelta d'amore che ho fatto, a volte con sofferenza". La convivenza col suo potenziale di reversibilità non può testimoniare questa fedeltà.
- Il matrimonio è una scommessa di un 'per sempre' basato sulla grazia! È possibile volersi bene per sempre!
In conclusione, un inno alla decisione. Decidere vuol dire prendere sul serio la vita. Si deve scegliere, perché la vita finisce prima o poi. È importante spenderla per qualcosa. Se non scegliamo adesso, vuol dire che non pensiamo realisticamente alla vira che avrà una fine. Chi fa tante scelte vive meglio: è necessario scegliere tanto!
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