06-09-2008 |
"Fatica e travaglio,veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. E oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese" (2 Cor 11,27-28)
6-7 settembre 2008: Giornata di digiuno e preghiera per le vittime dei fondamentalismi e delle guerre. L'ondata di violenza fondamentalista che si è scatenata contro le comunità cristiane nello Stato indiano dell'Orissa e l'ondata di violenza ingiustificata ma "interessata"che ha travolto la popolazione della Georgia e dell'Ossezia o che colpisce troppi popoli della terra ci interrogano e ci chiedono: di pregare perché mai, in nomedi Dio, la vita sia calpestata e violata, di pregare perché la presenza dei cristiani nel mondo sia semplicemente nonviolenta, capace di rispondere al male con ilbene, come Gesù ci ha indicato nel Vangelo, di pregare perché le chiese siano capaci di creare luoghi ed esperienze di riconciliazione e verità, di pregare perché l'amore vinca l'odio che travolge i cuori e i popoli. Ci chiede di digiunare perché la nostra vita diventi sempre più essenziale e povera con i poveri della terra, di digiunare perché cresca in noi attenzione alle vittime silenziose delle violenze, di digiunare per non dimenticare che le scelte radicali e di giustizia "costano", digiunare per ritornare a sentire il bisogno dell'altro come fratello e sorella, di digiunare anche delle nostre parole per dare spazio alla Parola di Dio che è salvezza e liberazione.
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