Servo di Dio Padre Guglielmo Gattiani |
15-06-2012 | |
Nasce l’11 Novembre 1914 a Badi, un piccolo paese dell’alta Valle del Reno; entra da ragazzo nel collegio dei Frati Cappuccini a Faenza. Giunge all’ordinazione sacerdotale nel 1938. I suoi primi incarichi sono l’assistenza verso i giovani in cammino per il noviziato e l’insegnamento. Nel 1944 si impegna nel soccorso ai feriti dai bombardamenti e nel visitare gli infermi. Nel maggio del 1946 diventa maestro dei novizi nel convento di Cesena, dove per 18 anni ha trasmesso ai giovani l’amore alla povertà e all’essenzialità, per essere seguaci efficaci e coerenti di Francesco d’Assisi nel mondo moderno. Nel marzo del 1952 incontra Padre Pio. Dall’incontro esce confermato nei suoi propositi di vita francescana improntata alla radicalità. L’abitudine alla penitenza e al digiuno lo accompagnano per tutta la vita. “La povertà integrale per l’amore universale”, è il suo programma. In questa vita così austera e rigida verso se stesso, sa essere sempre comprensivo ed umano con gli altri, che per lui erano tutti “angioletti”. Nella primavera del 1980 trascorre alcuni mesi in Terrasanta. Questa permanenza prolungata lo innamorò alla Parola di Dio, gli fece rivivere da vicino i misteri dell’incarnazione del Figlio di Dio; là sperò di terminare i suoi giorni terreni. Direttamente dalla Terra Santa viene richiamato presso la fraternità di Faenza a disposizione delle persone che visitano il Santuario del SS. Crocifisso dove vi rimarrà per 19 anni. Per ore e ore vi resta in piedi, poi, la sera di nuovo la trascorre al telefono, in ginocchio, per ascoltare chi ha bisogno di lui. Sa vedere Dio negli altri e gli altri in Dio. Trascorre buona parte della notte in preghiera; le poche ore di sonno le trascorre steso in terra e anche profondamente inginocchiato davanti al tabernacolo. La salute va peggiorando. La mattina del 15 Dicembre 1999 torna alla casa del Padre. Mentre il padre superiore gli somministra l’olio degli infermi, le sue ultime parole sono: ”Offro la mia vita per il Papa, per la Chiesa, per tutti”. E’ in corso la causa di beatificazione. Era solito dire: “Per me è una gioia grande accogliere tutto il giorno le persone, accogliere il fardello di preoccupazioni e di sofferenze, a volte le terribili tragedie da lacrime di sangue dei fratelli. E prego con loro e per loro, con fede ferma nella parola di Gesù: Venite a me e vi consolerò”.
Diocesi di
Faenza – Modigliana: Germogli di Santità della nostra terra
Padre Guglielmo Gattiani
Se lui è diventato santo, perché non posso diventarlo anch’io? Commenti (0)
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